La “Scuola Grande della Misericordia”, nota come Misericordia di Venezia, è un antico edificio ricco di storia, da sempre patrimonio culturale e artistico della città. Nasce come spazio comunicativo complesso: ancora prima di essere un luogo polifunzionale era un manifesto di prestigio e di innovazione secondo le volontà del Doge Gritti.
Oggi la Misericordia è uno spazio fluido dove storia e cultura dialogano con il territorio. Un luogo altamente qualificato e tecnologicamente avanzato che riprende l’antica funzione sociale della Scuola, declinandola in chiave moderna. Nata nel Medioevo come fenomeno laico di devozione e di solidarietà, la Misericordia era una delle sette “Scuole Grandi” di Venezia, ovvero le massime istituzioni sociali della Serenissima di cui facevano parte esponenti di rilievo della cittadinanza. Incompiuta alla morte di Sansovino, la “fabrica” è stata inaugurata nel 1583, ma gli interventi di completamento sono proseguiti per altri duecento anni. La fine della Serenissima poi, ha costretto i confratelli ad abbandonare la sede e dall’inizio del XIX secolo la Scuola ha avuto diverse destinazioni d’uso: prima alloggio militare, poi magazzino e infine Archivio di Stato.
Dal 1914 è diventata fulcro dell’attività pedagogica e sportiva della società di ginnastica Costantino Reyer che l'ha resa il tempio dello sport veneziano. La singolare relazione tra la Scuola Grande e la Reyer ha trovato il suo apice nella pallacanestro, che ha caratterizzato l’identità della società e adattato a sé gli spazi della Misericordia. La Palestra ha avuto sede alla Misericordia fino al 1991 quando il Comune di Venezia ha affidato a Giovanni Battista Fabbri il restauro dell’edificio che, però, non è stato mai portato a termine. I lavori si sono conclusi solo nel 2015 grazie a un nuovo progetto di recupero della Misericordia di Venezia firmato dal Gruppo Umana Spa, i cui lavori sono stati coordinati dall’architetto Alberto Torsello.
Oggi, grazie al Project Financing del Gruppo Umana Spa, la Misericordia di Venezia torna ad essere un luogo al servizio della città, declinando l’antica funzione di ospitalità in chiave moderna. Il nuovo progetto architettonico ha voluto rinnovare il mistero e il fascino dell’edificio, valorizzando ciò che la storia ha stratificato nelle murature e nelle decorazioni. Il restauro integrativo ha completato ciò che già esisteva. Il monumentale edificio di circa 26mila metri cubi suddivisi in due piani, perfetto per ospitare eventi e adatto alla realizzazione di allestimenti in massima libertà, è stato dotato di servizi tecnologici all'avanguardia: un sofisticato sistema di illuminazione, una estesa rete di cablaggio, riscaldamento a pavimento e raffrescamento parcellizzato in zone specifiche.
Inoltre la tecnologia di illuminazione Dali (Digital Addressable Lighting Interface) permette il controllo e la gestione da remoto, dando la possibilità di creare scenari ed effetti completamente personalizzabili. Oggi la Misericordia è un progetto in divenire, sostenibile per la città di Venezia e per il momento storico attuale: è uno spazio in cui convergono riqualificazione urbana, cultura e aggregazione sociale, nel quale la storicità dell'edificio dialoga armoniosamente con gli elementi contemporanei. Un generatore di attività, flessibile e adattabile, orientato a promuovere l’eccellenza, lo scambio culturale e le occasioni di incontro.
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