Grazie ad un confronto costruttivo e proficuo con la Committenza si è potuto proporre una soluzione formale che non prospettasse il solito format estetico utilizzato per altri interventi realizzati per il mondo dalla stessa Società. Si è invece intervenuto con una progettazione ad hoc che ha tenuto in grande considerazione il contesto naturale altamente tipizzato della pianura vercellese in cui si sarebbe insediato. Non una mera riproposizione di standard già collaudati ma indifferenti al contesto, dunque, ma la ricerca di una nuova sensibilità e attenzione alle qualità naturali del luogo ed al confronto continuo che l’edificio avrebbe dovuto avere con esso. Il progetto ha quindi, in primo luogo, individuato una proposta che si armonizzasse il più possibile con l’ambiente circostante cercando, con una soluzione esclusivamente cromatica, di smaterializzare il più possibile i grandi volumi dell’edificio. Si è proposto pertanto, con una tecnica di pura mimetizzazione, di modellare l’edificio, ammorbidendo i margini della costruzione senza intervenire sulla materia, utilizzando solo effetti cromatici e ottici. Attraverso un approfondito e puntuale lavoro di verifica si sono identificati i colori che meglio rappresentavano le cromie della natura circostante tenendo conto anche delle variazioni stagionali e metereologiche. Sono stati identificati sette colori: tre verdi, due azzurri, un beige ed un arancione. Successivamente sono state proposte diverse soluzioni sulla disposizione e dimensione delle pannellature di rivestimento delle facciate, quindi della distribuzione cromatica. Delle numerose varianti sono state scelte quelle che meglio rispondevano all’esigenza di rendere immateriali i fronti e di mitigare l’impatto ambientale.
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