La Chiesa Matrice costituisce la più antica testimonianza monumentale di Matino.
Dedicata a San Giorgio, risale alla metà del XVIII secolo, sotto Carlo III di Borbone, progettata dall’architetto Ferdinando Sanfelice che ha eseguito lavori in tutto il regno di Napoli e in Spagna, il quale era vicino per parentela ai regnanti del posto: i Del Tufo, nobile famiglia di Marchesi di Matino. La costruzione ebbe luogo tra il 1752 e 1760. Altri tre anni furono impiegati nella finitura della struttura, la quale nel 1763 era terminata.
Dal punto di vista architettonico si può definire, in accordo con il periodo storico, una Chiesa tardo barocca, seppur lontana dalla complessità, quasi esagerata, tipica del movimento. Essa si presenta, infatti, con una facciata molto semplice divisa in da quattro orizzontali individuati da aggettanti trabeazioni e tre sezioni verticali dai contrafforti.
A partire dal basso, il primo registro orizzontale, lo Stereobate, era caratterizzato da lastre di marmo andate perse e sostituite, più recentemente, con intonaco.
Il registro inferiore è caratterizzato dagli elementi decorativi fondamentali: i due Quadri Murali uno nella parte destra e uno nella sinistra, il portale nella parte centrale, incorniciato da due massicce colonne su cui poggiano due vasi coperchiati, e sormontato dalla statua in pietra leccese policromata (finto bronzo) del Santo.
Il registro medio presenta altri due Quadri Murali i cui affreschi sono andati persi e coperti da intonaco e nella parte centrale un grosso finestrone ovale al di sopra del quale si intravedono dei consistenti frammenti di un antico affresco raffigurante un grande sole giallo, probabilmente con funzione di orologio solare.
Nel quarto e ultimo registro si collocano i tipici elementi di connotazione barocca. La parte destra e sinistra, infatti, si concludono con delle semplici e eleganti volute perimetrate all’estremità dal contrafforte laterale che termina in un pinnacolo e dai contrafforti centrali che si estendono più in alto nella sezione centrale.
Con il precedente intervento di restauro del 1998 lafacciata della Chiesa aveva assunto una nuova cromia , che sostituiva con i toni del rosa e del mattone quella dei toni dei gialli e degli ocra che la caratterizzavano in precedenza.
Sono state effettuate lperazioni di ripulitura e consolidamento degli intonaci e delle pitture originarie e della pitturazione della facciata, riportandola all’originaria colorazione settecentesca, evidenziata dai saggi effettuati
L'intervento di restauro attuale ha riportato la facciata ai toni dei gialli e degli ocra , toni che ripropongono la gamma cromatica della facciata originaria ( 1700 ) evidenziata dai saggi effettuati e mantenuti fino all’intervento del 1998.
Year 2016
Work started in 2016
Work finished in 2016
Client Parrocchia
Contractor AKTA Costruzioni Matino
Status Completed works
Type Churches / Restoration of old town centres / Monuments / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Restoration of façades / Building Recovery and Renewal
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