L’area di intervento è a ridosso dell’edificio storico dell’Abbazia, per cui le opere da eseguire non dovevano alterare la percezione dell’edificio inserito nel suo contesto naturale. L’acqua proveniente dalle grondaie dell’Abbazia, scaricando direttamente nel terreno aveva dato luogo a dei movimenti franosi, per cui la strada sterrata di accesso all’Abbazia risultava di difficile percorribilità. Inizialmente è stato eseguito dalla proprietà un primo intervento urgente (la palizzata posta a metà della scarpata) con lo scopo di rallentare i movimenti franosi e garantire la sicurezza di chi vi transita, in attesa di completare l’intervento con un progetto adeguato. Questo tipo di palizzata risultava piuttosto impattante per cui è stato necessario nasconderla adeguatamente mediante piantumazione di essenze arboree ed arbustive in modo da non alterare la percezione del paesaggio. E' stata poi realizzata di una seconda palizzata di contenimento (con elementi verticali) a bordo strada sul lato a monte di altezza pari a metri 0,50 circa e lunghezza pari a metri 20 circa; l'intera area è stata piantumata con piante erbacee, arbustive e arboree autoctone: Nocciolo (Corylus avellana), Sanguinello (Cornus sanguinea), Corniolo (Cornus mas), Carpino nero (Ostrya carpinifolia), Fusaggine (Euonymus europaeus), Orniello (Fraxinus ornus).- Le acque meteoriche provenienti dal tetto dell'abbazia sono state convogliate in un impianto di raccolta delle acque piovane e smaltimento nei tombini del parcheggio sottostante.
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