1_ L’ ATTRAVERSAMENTO
Dovuto alla sua grande dimensione, Corviale dispone di una enorme quantità di free-space potenziale.
La trasformazione dell’edificio è fatta a partire dalla caratteristica più intima dell’edificio, la struttura per setti che, diversamente dal suo funzionamento longitudinale, sono orientati in modo da permetterne l’attraversamento trasversale: Corviale da BARRIERA DIVIENE COSI’ FILTRO, una grande megastruttura urbana porosa come un acquedotto.
2_ EARTWORKS
Una nuova figura bilancia con una generosa estensione planimetrica il kilometro di cemento, unendo gli attraversamenti con i livelli del terreno e ricostituendo l’organicità del crinale e della topografia circostante.
L’attacco a terra dell’edificio diviene così un grande EARTHWORK, in cui la nuova strada sinuosa di accesso potenzia e libera uno spazio di paesaggio differenziato e continuo, davanti e dietro ai nuovi ingressi.
3 _ RICONQUISTARE IL PAESAGGIO
Una piazza alla scala del km restituisce un spazio collettivo e democratico agli abitanti, risolvendo con le sue piattaforme il salto di quota esistente al centro dell’edificio. L’ultima piattaforma della piazza arriva al suolo originario, l’agro romano. Passando sotto al nuovo Centro per la Biodiversità che chiude la piazza, attraverso un largo varco fra i setti, si riconquista finalmente il paesaggio. Qui una rampa pubblica riconnette la città e la campagna e da una lunga fonte scura a pavimento risorgono i colorati cavalli di Paladino.
Year 2018
Work started in 2018
Work finished in 2018
Client La Biennale di Venezia
Status Completed works
Type Landscape/territorial planning / Exhibitions /Installations / Urban Renewal / Building Recovery and Renewal
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