Il complesso agrituristico Apulia White nasce dalla precisa volontà della società committente, la ANFRA Srl, di investire nel settore agrituristico con caratteristiche e qualità dei servizi rivolte ad una clientela di alto livello. Una scelta imprenditoriale fondata su una attenta valutazione dell’attuale congiuntura economica e delle possibilità fornite da una legislazione regionale avanzata (Leggi della Regione Puglia n. 34/85 e 12/93, integrate e perfezionate nel testo di Legge Regionale n. 42 del 13/12/2013).
Su questa base, considerando la posizione strategica dell’area insediata (presenza 2 svincoli autostradali - A14 e A16, vicinanza alla SS 16 Bari-Foggia, prospiciente la via del mare Cerignola-Margherita di Savoia) e la grande attrattività agrituristica della Puglia, e sulla qualità di un’architettura che narra la bellezza dei luoghi, si fonda il connubio committente-progettista.
L’area, di circa 15.000 mq, ritagliata da una proprietà molto più ampia coltivata ad uliveto, è ubicata ai limiti dell’abitato di Cerignola, sulla direttrice che porta al mare. Interamente modulata su una misura quadrangolare di ml 6.00x3.00, necessaria per controllare sia il processo progettuale che quello realizzativo, è suddivisa in tre parti, due delle quali, laterali, riportano il dislivello originario mediante percorsi che l’attraversano in tutta la sua lunghezza, e una centrale, esclusivamente pedonale, che si eleva fino alla piazzetta centrale, riferimento allo “jazzo” tipico delle nostre masserie, che serve i tre edifici e la piscina.
In sintesi l’area di progetto è organizzata con l’accesso principale sull’asse viario che conduce al mare, caratterizzato da un recinto in pietra a secco, alto ml 2,40, come nella tradizione locale pugliese, arretrato dal filo stradale di ml 9,00; i due cancelli automatici, sormontati da una soletta di copertura in c.a. che disegna anche le feritoie del locale di servizio interposto, individuano i viali di accesso all’azienda, pavimentati in pietra, veri e propri assi regolatori dell’intero impianto; lateralmente, a ridosso dei confini recintati e ricoperti di verde rampicante, corrono due le corsie di servizio attraverso cui si giunge ai piani interrati degli edifici, continuando oltre e attraversando l’intera proprietà.
Gli edifici, con la piscina e le strade pedonali, si congiungono nella piazzetta superiore, la delimitano ed intorno ad essi anzi si strutturano. L’edificio posto al centro, entrando dalla strada, un prisma rettangolare di ml 15,00x18,00 con il lato lungo parallelo alla strada denominato “2”, scavalca a ponte uno dei due viali pedonali e termina con dei sostegni inclinati che richiamano i contrafforti in pietra delle masserie fortificate (riportati in forme e modi diversi anche negli altri edifici); l’edificio a sinistra, guardando dai cancelli di ingresso, prisma rettangolare di ml 24,00x12,00, posto con il lato lungo disposto parallelamente alla giacitura del confine dell’area di progetto, è denominato “5”. Entrambi i piani interrati dei due edifici sono raggiungibili attraverso la stessa rampa di sinistra che, nell’intersezione con l’edificio “5”, forma un vero e proprio tunnel. L’edificio di destra, guardando dalla strada, denominato “12”, di forma rettangolare di ml 21,00x12,00, fronteggia l’edificio “5” e con i fronti degli altri due edifici delimita lo “jazzo”. La sua facciata principale, che denota una diversa importanza rispetta agli due edifici, è caratterizzata da lunghi tagli che filtrano armonicamente la luce sul portico retrostante. L’accesso al piano interrato è completamente indipendente e avviene mediante una rampa adiacente al confine di nord-est (destra per chi guarda dalla strada).
Le caratteristiche architettoniche dei tre edifici, seppure con le dovute differenze, indicano la stessa visione sia degli spazi interni che dei volumi esterni. Piani interrati destinati a deposito e locali tecnici e di servizio, piani terra destinati alla zona giorno e primi piani alla zona notte, collegati con scale a vista in acciaio e vetro e ascensori; illuminazione interna “serpeggiante”, con canali led nascosti nel soffitto; pavimentazioni e rivestimenti in marmo bianco e grigio; pareti rigorosamente bianche. L’architettura degli esterni nasce dall’idea di lastre piegate (l’idea iniziale ridava la forma dei numeri con i quali sono denominati gli edifici) in cemento armato, trattate e finite con grassello di calce bianca; vuoti che identificano o larghe vetrate o porticati e verande; corpi massicci in lastre di pietra di Apricena “filosega”, in un gioco voluto di ombre e di vuoti e pieni. Tutta l’impiantistica, sia interna che esterna, è basata su soluzioni domotizzate (illuminazione, sicurezza, gestione aree verdi, ecc.).
I materiali e le tecniche costruttive utilizzate, restituiscono un’immagine dalla doppia valenza architettonica, innovativi e culturalmente “moderni” da un lato e perfettamente compatibili con la tradizione locale e le sue caratteristiche tipo-morfologiche dall’altro. La linearità delle forme azzera ogni decorazione per interagire al meglio con la natura dei luoghi rappresentata magnificamente da mastodontici ulivi secolari.
Main structure Reinforced concrete
Status Completed works
Type Parks, Public Gardens / Swimming Pools / Hotel/Resorts / Wellness Facilities/Spas / Tourist Facilities / Leisure Centres / Private clubs/recreation centres
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