"Noi architetti abbiamo accompagnato la comunità verso la costruzione di un modello di scuola innovativa. I cittadini ci hanno quindi guidato perchè fosse il più adatto alle loro esigenze. Ritengo che questo approccio debba e possa diventare la norma quando si progettano edifici pubblici" (Mario Cucinella).
L'idea di progetto nasce dalla suggestione di creare un luogo di incontro, di condivisione e scambio di idee. Una sorta di grande piazza dedicata alla crescita individuale e di gruppo. Una piazza colorata e luminosa, libera e piena di attività. Una piazza viva, dove la natura possa entrare e guidare lo sguardo, dove gli alberi filtrano la luce e cambiano colore con le stagioni.
Una piazza sotto il cielo stellato e nitido dei monti abruzzesi.
Si immagina una scuola che abbia anche degli spazi raccolti, come le piccole vie del paese, dove gli scorci sul paesaggio ci conducono in luoghi intimi e famigliari. Di questi spazi Pacentro, la cosiddetta "chiocciola di pietra" piena di vicoli stretti in cui si aprono scorci sui monti verdi e sulla vallata.
La forma primitiva per eccellenza il cerchio. Un cerchio una piazza che accoglie e che protegge. Il simbolo dell'uguaglianza, non fa distinzioni sociali, ma mette l'uomo a contatto con l'infinito.
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