Dettaglio della facciata
Dettaglio dell'insegna
Dettaglio dello zoccolo in pietra lavica
Ingresso
Dettaglio della volta a crociera e del "varco"
Sala taglio femminile
Dettaglio del sistema di illuminazione
Dettaglio del sistema di illuminazione
Dettaglio del sistema di illuminazione
Particolare dei soffitti del disimpegno e della sala taglio maschile
Non ha l’ottimo artista alcun concetto
c’un marmo solo in sé non circonscriva
col suo superchio, e solo a quello arriva
la man che ubbidisce all’intelletto.
Michelangelo Buonarroti – Rime (151)
Pensando alla stratificazione, tema di questo progetto, la mente vola subito a un' immagine di sovrapposizione, così come suggerisce l'etimologia della parola stessa: stratificare, derivato di strato dal latino stratus, participio passato di stèrno, che indica appunto lo “stendersi sopra”. Qui però stratificare non si riferisce al senso canonico dell' “aggiungere”, ma all'inverso, del sottrarre.
Per Michelangelo Buonarroti la scultura si identificava nell'arte del togliere il “superchio”, ovvero liberare da ciò che imprigiona, portando in superficie il contenuto già insito nella materia. Così è affiorata sottraendo gli strati che negli anni l'avevano occultata, la bellezza dell'architettura originaria, riportando alla luce il tetto a volte a crociera dell'ingresso e il restante tetto a volte a padiglione. Si tratta del vedere dentro la materia, scavare per liberare l'anima immortale contenuta dentro le cose, sedimentata nel tempo, è che gli strati hanno imprigionato. Nel portare avanti l'operazione di de-stratificazione è stata condotta un'analisi degli strati interposti nel tempo al fine di studiarne i materiali.
La collocazione della bottega in pieno centro storico ha influenzato e indirizzato i lavori, definendo in alcuni casi le linee di intervento. Fuori il prospetto è caratterizzato da un volume che trasla e si sovrappone rispetto alla parete già esistente, illuminato con una strip LED con grado di resistenza agli agenti atmosferici (IP67). Tutte le operazioni sono state pensate nel rispetto del prospetto storico dell'immobile, così la luce che come una lama sottile e tagliente illumina l'insegna recante il nome del salone, evidenzia il volume senza deturpare.
L'ingresso è illuminato mediante Strip LED ad alta emissione con un'apertura di 120° e un alto indice di resa cromatica (CRI85 certificato), posizionati tra le pareti esistenti e i volumi creati ex novo. Queste fonti di illuminazione riescono, tramite un elevato numero di Chip -2835 SMD (260 al metro)- ad evitare l'effetto puntiforme dei LED, altrimenti visibile lateralmente dietro le sagome. Il profilo in alluminio utilizzato per una corretta dissipazione, ha uno spessore molto ridotto per contribuire, tramite appositi schermi satinati, all’apertura dell’emissione luminosa, capace di creare un’ottima dissolvenza lungo la parete.
L'area del taglio donna, sovrastata dalla volta a padiglione affrescata, riportata in superficie in seguito all'intervento architettonico, è illuminata con una luce indiretta che crea un'ottimale illuminazione ambientale. Le postazioni lavoro sono state illuminate con sospensioni a LED con angolo di apertura sufficientemente stretto per garantire un cono di luce soltanto sulle sedute. I LED sono sostenuti da un sistema mono cavo interposto tra due pareti e possiedono un'elevata resa cromatica (CRI>90 certificato) al fine di rispettare i colori ed evitare le alterazioni.
L'area uomo è stata illuminata con elementi puntuali capaci di diffondere una luce uniforme e funzionale all'attività manuale.
Il risultato finale è di assoluta eleganza e energia che unisce la riscoperta al nuovo, in un luogo dove l'armonia visiva serve a riscoprire gli strati del proprio essere.
Year 2017
Work started in 2017
Work finished in 2017
Client Antonio Paternò - Forbici&Follie
Status Completed works
Type Showrooms/Shops / Interior Design / Lighting Design / Graphic Design / Photography / Furniture design / Building Recovery and Renewal
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