Ostana, Valades Occitanes del Piemonte, alta Valle Po; a pochi chilometri dalle sorgenti del grande fiume e di fronte alla straordinaria piramide del Monviso.
Un paese, costituito da diverse borgate in abbandono che, a partire della metà degli anni ’80, ha deciso di scommettere sulla qualità dell’architettura e del paesaggio come leva dello sviluppo locale e della rinascita demografica della comunità; strategia che l’ha portata dai 5 abitanti di trent’anni fa agli attuali 50 residenti.
Il Centro Culturale Lou Pourtoun, inaugurato nel 2016, rappresenta soltanto l’ultimo tassello di questa strategia che intreccia qualità architettonica, politiche culturali e rinascita sociale ed economica.
Collocato a 1.400 metri di quota, nel cuore di un’antica borgata medievale Miribrart, Lou Pourtoun deve il suo nome alla tipologia insediativa, caratteristica della borgata, che è alla base del progetto: una strada coperta – il pourtoun –, ortogonale al pendio, su cui si affacciano a monte e a valle le cellule edilizie, dando vita a una specie di piccolo villaggio ospitato sotto un unico tetto. Il pourtoun è quindi al contempo uno spazio interno e una via esterna, su cui vengono ad allinearsi le case della borgata.
L’edificio è organizzato su tre livelli, tra loro collegati e accessibili direttamente dalle diverse quote del pendio. Il piano inferiore ospita un grande spazio per esposizioni e conferenze; ai due livelli superiori sono organizzati i locali per le diverse attività culturali e ricreative intorno allo spazio centrale del pourtoun da cui, attraverso le alte vetrate, il volume si schiude agli scorci della borgata e al paesaggio del Monviso.
Il Centro culturale, completamente in pietra e dall’immagine fortemente massiva – ma in realtà profondamente cavo al proprio interno – trova nel disegno verticale delle vetrate, nella disposizione delle aperture e negli sguinci in corten, il punto di inquieto equilibrio tra il tempo lungo della storia e l’architettura alpina contemporanea.
Gli architetti Marie-Pierre Forsans, Massimo Crotti e Antonio De Rossi hanno progettato diversi interventi nel comune montano di Ostana – il Centro Culturale Lou Pourtoun, l'area di accoglienza Porto Ousitano con un'ala pubblica e parete di arrampicata, l'edificio NZEB del Centro Sportivo e del Benessere, la sistemazione dell'ingresso del Cimitero Comunale – con i quali hanno vinto il Premio "Fare Paesaggio 2016", sono stati finalisti dei premi di architettura "Rassegna Architetti Arco Alpino 2016" e "Constructive Alps 2017", e selezionati alla 16 Biennale di Architettura di Venezia 2018 per il Padiglione Italia.
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