Il mercato romano fin dai tempi antichi era considerato il centro pulsante della comunità: luogo di incontro, di scambio non solo commerciale ma anche culturale e sociale.

Il progetto per la riqualificazione del nuovo Mercato Rionale in Piazza San Giovanni di Dio interpreta in chiave contemporanea questa concezione di spazio, caratterizzato da una grande flessibilità durante la giornata e migliorando l’operatività di attività commerciali e opportunità sociali e culturali.

Data l’alta incidenza del traffico sull’asse viario della Circonvallazione Gianicolense e la carenza di luoghi di sosta urbani, si è scelto di distribuire il mercato su due livelli; questo ha permesso di rimodulare l’area di sedime del complesso mercatale e di realizzare una piazza pubblica protetta, in una posizione interna, ma in diretto contatto con le stesse attività commerciali che a loro volta contribuiscono a renderla viva oltre il consueto orario diurno.

Si è scelto quindi di allineare l’edificio con il fronte compatto degli altri fabbricati posti lungo l’asse viario principale, nel tentativo di contenere un vuoto urbano attualmente troppo dilatato, in favore di un nuovo margine che, caratterizzato dalla porosità dei percorsi che lo attraversano, nasconde la piazza: un luogo di sosta inatteso caratterizzato da una fruizione più lenta, meno frenetica in cui prendono vita numerose attività.

Gli stalli del mercato al piano stradale sono aggregati in modo da creare vere e proprie isole, garantendo ampi passaggi tra i singoli blocchi che si aprono improvvisamente in una successione di corti aperte e viali interconnessi.

La zona centrale del mercato si evidenzia come ingresso principale: un ampio passaggio allineato con l’attraversamento pedonale sulla Gianicolense collega direttamente con la piazza posta dall’altro lato del mercato. Qui si posizionano gli stand dei produttori agricoli: strutture leggere dotate di ruote che possono essere facilmente spostate creando diverse configurazioni, garantendo piena flessibilità dello spazio sia interno che esterno.

Il risultato è un edificio molto permeabile al livello urbano che media tra la velocità delle connessioni e della mobilità urbana e un sistema di piazze attrezzate, dilatazione del mercato stesso.

Al piano superiore, facilmente accessibile per mezzo di numerosi collegamenti verticali che ne permettono una autonomia di gestione, sono presenti 26 stalli del mercato che godono di una vista panoramica sulla piazza: collegati da percorsi protetti, ombreggiati da brise-soleil e immersi nel verde in una sequenza di orti urbani, serre idroponiche e un vivaio che arricchiscono l’esperienza del mercato, immergendolo in una realtà di agricoltura urbana.

Le serre idroponiche sono fattorie smart concepite come sistemi di produzione continua in grado di coltivare senza l’intervento dell’uomo, senza terra, senza inquinamento e senza mutamenti climatici.

Impianti di questo genere, unici in Europa, consentono di coltivare prodotti di altissima qualità, direttamente in ambiente urbano.

Posizionate a ponte in corrispondenza del passaggio centrale del mercato costituiscono infine, grazie alla loro caratteristica volumetria vetrata, un segnale urbano che caratterizza l’edificio.

La copertura dell’edificio è pensata dunque come uno spazio verde, in grado di produrre frutta e verdura ogni giorno, per rifornire sia le realtà commerciali locali che i cittadini tramite un sistema di vendita online. Le colture inoltre contribuiscono all’isolamento termico della copertura mitigando gli effetti climatici al piano inferiore.

Uno spazio ricco di Natura, che diventa luogo di attrazione per passeggiare, rilassarsi, ma anche un luogo didattico per creare maggiore consapevolezza delle possibilità dell’agricoltura urbana definendo le competenze tramite la manutenzione della vegetazione ad opera degli stessi operatori che ne usufruiscono.

La presenza di attività di somministrazione in cui degustare i prodotti a chilometro zero dell’orto metropolitano, in un piacevole dehors immerso nel verde con una vista privilegiata sulla città.

Al piano stradale è presente un locale per lo stoccaggio ed il compattamento dei rifiuti organici che opportunatamente trasformati in compost possono essere utilizzati per le colture delle piante presenti nei giardini in copertura o ad uso delle stesse aziende agricole, costituendo occasione di rilancio del mercato stesso. Pannelli fotovoltaici posti sulle coperture degli stalli contribuiscono alla produzione di energia elettrica per il fabbisogno energetico del complesso; il recupero dell’acqua piovana può essere riutilizzato per l’irrigazione delle superfici coltivate in copertura.

Il parcheggio posto al piano interrato e con accesso lungo il lato nord-est che delimita la piazza interna permette di ottenere circa 220 posti auto garantendo una fruizione del mercato più agevole e costituendo un parcheggio orario di scambio a sistema con le connessioni di mobilità pubbliche di superficie. La conformazione è quella del “matt-building” dove ai pieni dei box di vendita si alternano i vuoti delle piazze interne, vuoti dove in alcuni casi sono presenti ampie aperture sulla copertura per consentire il passaggio della luce naturale, una luce solare intensa che insieme alle porzioni di cielo, potranno accompagnare piacevolmente l’esperienza del nuovo mercato.

Project Credits:

b15a architettura

arch. Andrea Desideri

arch. Silvia Guzzini

arch. Barbara Paroli

arch. Antonio Belmonte

Structural Engineer:

HD Applicazioni di Ingegneria

ing. Alessandro de Laurentiis

MEP Engineer:

In.Arc.Eco. srl

ing. Alessio D’Ovidio

ing. Fabrizio Ferzetti

Hydroponics:

G & A Engineering powered by Ferrari Farm

ing. Giorgia Pontetti

Model:

arch. Andrea Desideri

Renderings:

Atelier Crilo