Gioiello dell’architettura del Dopoguerra, palazzo Rio Novo, già sede della Sade e dell’Enel, è dal 2002 la nuova sede della Fondazione di Venezia.
Realizzato tra il 1952 e il 1961, il volume mette in luce aspetti cruciali della storia di Venezia negli anni del secondo dopoguerra, durante i quali la città ha sentito l'esigenza di allinearsi per criteri operativi e ambizioni formali ad altre realtà metropolitane italiane e straniere. Il coinvolgimento nel progetto di architetti lombardi quali Luigi Vietti e Cesare Pea, spiega l'austera originalità dell'edificio, un unicum nel tessuto edilizio veneziano per dimensioni e articolazione dei fronti in vetro e cemento, pensato inizialmente con tutti i materiali costruttivi a vista.
L’importante intervento di sostituzione di tutti i serramenti avvenuto nel 2016 ha permesso di riqualificare l’edificio dal punto di vista energetico, acustico e funzionale, mantenendo inalterato il prospetto ed i tratti distintivi dell’edificio.
I vecchi serramenti in ferro a bilico sono stati sostituiti da infissi a sporgere con aperture motorizzate integrate con sistemi di automazione domotica per rendere ancor più funzionali i vari spazi. L’utilizzo di profili della serie Mogs 65 con spessore 20/10 è risultata una scelta imprescindibile considerate le grandi dimensioni delle aperture a tutt’altezza. Per gli uffici e le sale riunioni con affaccio su Rio Novo sono stati utilizzati vetri fonoassorbenti, per assicurare il perfetto isolamento acustico dai rumori del traffico acqueo e garantire il massimo comfort interno.
{{item.text_origin}}