Il progetto si inserisce nel centro storico di Cuneo con l’obiettivo di instaurare un rinnovato rapporto tra l’Ex Frigorifero Militare e il contesto urbano, tanto in aderenza alla normativa urbanistica, quanto nel rispetto dei materiali e delle tecniche locali. Viene realizzata una ristrutturazione edilizia con il mantenimento della sagoma preesistente ma elevando il volume alle altezze massime consentite dalla regolamentazione locale. Il perimetro in laterizio della preesistenza viene recuperato come “pelle” secondo il procedimento artistico del ready made, ovvero utilizzandolo sovvertito dal suo uso quotidiano e comune, a circa 3 metri dall’attuale sedime. La conservazione di sagoma e materia garantisce un mantenimento dell’attuale carattere spaziale mentre la sopraelevazione instaura un nuovo rapporto volumetrico con gli edifici di valenza storica preesistenti.
Aver rialzato la “memoria” dal suolo consente di instaurare un rapporto senza soluzione di continuità tra il piano terra del museo adibito a Lobby pubblica e la città; in particolare si rielabora il rapporto di attraversamento fisico e traguardo visivo che legano Piazza Virginio con il Corso Kennedy ed il vecchio cortile dell’ex Magazzino Frigorifero. La trasparenza visuale del nuovo “playground” unitamente all’apertura del cortile verso nord consentono di usufruire a 360° dell’istituzione museale.
In questo rinnovato rapporto tra edificio e contesto urbano, il museo diventa un elemento di promozione e valorizzazione, artistica e culturale, dell’intero centro storico. Chiara è la volontà di voler aprire quanto più possibile l’edificio verso la piazza ed allo stesso tempo far entrare la piazza nell’edificio; in questa ottica l’area pedonale di Piazza Virginio può essere utilizzata, in determinate occasioni, come un’estensione dell’area espositiva, così come l’area mercatale coperta può ospitare eventi temporanei divenendo ”mercato dell’arte”. Pochi e concentrati contatti col suolo consentono di organizzare il Piano Terra come una grande vetrina pubblica in cui poter dare visibilità alle attività culturali programmate, richiedendo alla cittadinanza di partecipare alle attività e agli spazi; il Piano Terra diventa quindi un’estensione dello spazio pubblico della piazza.
L’ Ex Cortile privato di accesso all’ Ex Caserma Militare è reso completamente pedonale e diventa un’area pubblica con uno dei tre accesi al museo. Questo nuovo spazio, attraversa la platea inclinata dell’Auditorium e consente di conformare un nuovo percorso di permeabilità dal Cortile verso Corso Kennedy aprendosi a Nord-Ovest verso il parco, garantendo la fruizione dell’edificio a trecentosessanta gradi, generando inoltre la Porta Nord della Cortina Culturale cuneese. Il recupero dei pilastri in ghisa e la struttura lignea che caratterizzavano la sala più ampia della preesistenza creeranno una stanza a cielo aperto accogliente e botanica. Questa struttura spaziale viene riallestita all’esterno in prossimità con Corso Kennedy in modo da realizzare una struttura ipostila dialogante con l’analoga “foresta d’acciaio” del mercato al centro della piazza.
Per ottenere una mitigazione degli effetti indotti dagli effetti climatici è necessario differenziare e circoscrivere “isole di calore intra urbane” (ICIU) stabilendo le opportune correlazioni tra il fenomeno e le caratteristiche spaziali del sito. L’obiettivo è contenere la concentrazione di anidride carbonica entro i 450 ppm (parti per milione) livello che consentirebbe di mantenere il riscaldamento entro la soglia dei 2 °C. Il museo è “adattato” per affrontare i rischi di inondazioni, surriscaldamento e altri eventi estremi, ciò comporta un’ottimizzazione del consumo di energia ed un’autonomia energetica col risultato di produrre un’azione vantaggiosa di mitigazione.
L’edificio progettato garantisce una capacità di ottenimento di una certificazione di sostenibilità ambientale, con riferimento al “Protocollo ITACA Regione Piemonte Edifici 2018”. Il sistema di analisi è strutturato secondo tre livelli gerarchici: aree, categorie e criteri; questi ultimi costituiscono il set valutativo di base che ha condotto ad un punteggio Ottimo. Il progetto assicura il raggiungimento di un alto punteggio: 3.3 su una scala da 0 a 5.
In termini di sostenibilità, efficienza energetica ed innovazione tecnologica, il progetto tende alla riduzione delle esigenze energetiche attraverso l’uso passivo dell’involucro opaco, dimensionando gli impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili ed aumentando il confort degli utenti.
Dopo un pre-audit, con il quale ne sono stati classificati i materiali presenti in loco ed afferenti all’apparato murario, si prevede una concreta massimizzazione del riutilizzo delle risorse provenienti dall’edificio preesistente dell’Ex Frigorifero.
In particolare, il riutilizzo di circa 1500 mq di rivestimenti in facciata, riutilizzo dei laterizi provenienti dalle murature e dal cotto proveniente dei pavimenti interni. Tali accorgimenti ridurranno drasticamente (circa il 40%) la produzione di rifiuti in discarica ed eviteranno del 40% le emissioni di CO2 dal mancato utilizzo di prodotti nuovi di fabbrica.
Luogo
CUNEO, PIEMONTE, ITALIA
Committente
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO
Progetto Architettonico
ARCHITETTO LORENZO MAGGIO
ARCHITETTO SOSSIO DE VITA
Superficie totale
2.650,00 mq
Costo stimato per la realizzazione dell’opera
5.328.000,00 €
Anno
2020
Progetto 3° classificato
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