La casa è situata in un piccolo borgo di pescatori a pochi chilometri da Polignano a Mare, sulla costa pugliese. Sviluppatasi intorno all’ansa di un porto naturale, l’area è caratterizzata dalla presenza di un’antica abbazia benedettina, di una torre federiciana e da insediamenti abitativi a carattere prevalentemente stagionale. Benché fortemente degradato ed in attesa di un piano di recupero, qualsiasi intervento nel borgo deve essere condotto nel rispetto dei caratteri significativi del paesaggio. Trattandosi della ristrutturazione e riqualificazione di un edificio esistente, le scelte progettuali non hanno comportato alterazioni morfologiche né aumento dimensionale. La vicinanza al mare aveva provocato un forte degrado delle strutture portanti che ne rendevano necessario ed urgente il consolidamento. L’edificio esistente, realizzato con struttura mista in cemento armato e muratura portante con solai in latero-cemento, era composto da due appartamenti, uno per piano, entrambi con doppio affaccio ed ingresso indipendente; comprendeva anche un piccolo cortile di pertinenza ed un terrazzo con vista sul porticciolo. Dal punto di vista funzionale e distributivo, l'obiettivo principale del progetto era conservare l’autonomia dei due alloggi consentendo ad entrambi l’uso del terrazzo comune. A questo scopo, nel piccolo cortile collocato sul lato sud è stata realizzata una scala in metallo che collega esternamente il piano terra con il lastrico solare, mentre il collegamento tra il primo piano ed il terrazzo avviene per mezzo di una scala interna esistente. Gli interventi sui prospetti sono stati finalizzati ad eliminare gli elementi superflui, nel tentativo di ridare unità formale all’edificio mantenendo i tratti tipici delle architetture spontanee della zona. Le due facciate opposte, che presentavano elementi e finiture diverse, sono state rimesse in relazione grazie alla scelta del tipico colore grigio sia per gli infissi nuovi che per quelli di recupero, ed attraverso l’uso di pannelli in pietra leccese fresata su disegno e tinteggiata per la realizzazione dei parapetti dei balconi e del frangisole della nuova scala esterna. La lavorazione artigianale ha consentito di utilizzare le stesse lastre di pietra sia per il montaggio a secco sulle strutture metalliche del balcone e della scala del fronte sud, che, in spessore maggiore, per la costruzione in opera della loggia del fronte nord. Oltre a rappresentare un elemento di continuità tra le due facciate, i pannelli in pietra bianca dialogano con il contesto, richiamando le recinzioni in pannelli di cemento traforato molto diffuse nell’area. Per le finiture, sia in interno che in esterno si è scelto l’intonaco a calce per le murature e la pietra di trani posata a correre per le pavimentazioni.
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