Museo degli Innocenti, Firenze
Il Nuovo Museo degli Innocenti è un progetto complesso che ha sottolineato, dovendo intervenire all’interno di un edificio storico multifunzionale e ancora operativo, la profonda relazione tra la storia dell’Istituto, il patrimonio architettonico e il manufatto di Brunelleschi, il patrimonio archivistico, storico-artistico e infine le sue attività, raccogliendo le diverse funzioni in un unico organismo.
Il progetto è costituito da vari episodi architettonici che investono l’edificio brunelleschiano in luoghi differenti risolvendo alcune questioni irrisolte o rimaste incompiute nel corso della storia. In questo senso l’intervento progettuale proposto, risultato vincitore del concorso internazionale di progettazione nel 2008, ha risposto alle molteplici questioni che l’edificio presentava sia rispetto alla gestione delle molte funzioni ospitate che rispetto alla predisposizione di adeguati spazi per esposizioni temporanee e permanenti.
Il progetto interviene su diversi livelli:
1. risolve i problemi di accessibilità attraverso la realizzazione di una nuova porta e di un nuovo ingresso sulla piazza monumentale di Ss.ma Annunziata, l’apertura al pubblico di un ampio spazio inutilizzato al livello seminterrato adibito a spazi espositivi; infine un nuovo sistema di scale e ascensori per rendere accessibili tutti i piani dell’edificio;
2. realizza un sistema innovativo di allestimento di un Museo dedicato all’infanzia, che valorizza il patrimonio storico e artistico collezionato nel corso dei secoli, così come il patrimonio artistico e storico dell’edificio di Brunelleschi;
3. estende l’utilizzo della grande loggia, il Verone, grazie a un nuovo volume vetrato apribile destinato a caffetteria;
4. riorganizza i servizi di accoglienza, le sale conferenze e gli spazi per la formazione dell’intero complesso.
Tutti gli spazi progettati sono contraddistinti da una chiara identità e riconoscibilità architettonica, ma allo stesso tempo, risultato integrati e in armonia con la struttura esistente. Ogni episodio architettonico previsto dal progetto impiega elementi architettonici chiari e unici in grado di legare, all’interno di un unico racconto architettonico, tutti gli spazi essenziali al nuovo complesso monumentale rigenerato.
Negli spazi ipogei la predisposizioni di contro pareti di 1,90 m di altezza e la ridefinizione tecnologica delle superfici orizzontali assumono il valore di “fodera” dello spazio architettonico, volta da un lato a risolvere i vincoli legati all’illuminazione, alla climatizzazione e alla sicurezza degli ambienti e delle opere, e dall’altro a non “intaccare” (per quanto possibile) le strutture murarie esistenti rendendo l’intervento contemporaneo immediatamente riconoscibile e in sinergia con lo spazio preesistente.
Lo stesso può dirsi della Pinacoteca. Tutto il complesso sistema di impianti necessario al funzionamento del museo contemporaneo si sottrae alla vista del visitatore nascondendosi dietro un traliccio strutturale in acciaio costituito da una complessa orditura metallica che accoglie, apparentemente senza sforzo, tutti i sistemi tecnologicamente avanzati per rendere l’ambiente sicuro, protetto e correttamente fruibile. In questo luogo, l’allestimento si caratterizza fortemente grazie alla scelta di impiegare pannelli a sbalzo, agganciati al traliccio strutturale ancorato alla parete in muratura.
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