Il Molino Luiselli fu installato nel 1934 all'interno della chiesa e del convento di Sant'Antonio Abate realizzati a Cisterna dalla famiglia Caetani nella seconda metà del XVI sec. L'attività molitoria veniva svolta prevalentemente all'interno della chiesa conventuale, ad aula unica coperta con volta a botte, che con la sua altezza permetteva la caratteristica lavorazione a "passaggi verticali" tipica dei molini elettrici. Per agevolare tale lavorazione la volta a botte, che secondo lo storico Basiglio Magni fu affrescata da Federico Zuccari, fu demolita per far posto a solai piani sui quali vennero alloggiati i macchinari produttivi. A questa grave manomissione ne seguirono delle altre fino ad alterare completamente il manufatto storico, in gran parte inglobato nella muratura moderna. Sul finire degli anni sessanta l'attività del Molino Luiselli cessò definitivamente e da allora è rimasto in disuso e abbandonato ai margini del centro urbano. La proposta progettuale, elaborata nell'ambito della tesi di laurea, nasce dalla volontà di costituire un grande "Parco Culturale" territoriale dove l'ex Molino Luiselli, restaurato e trasformato, potrebbe costituire uno dei poli attrattori di rilievo storico-artistico-industriale. Gli spazi del chiostro e della chiesa sono stati pensati per ospitare iniziative varie a carattere rispettivamente temporaneo e permanente, mentre gli spazi esterni potrebbero recuperare la vocazione originaria a verde adattata all'attualità.
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