Complesso Castello Vecchio e Nuovo
Castello Nuovo
Chiesetta di S. Faustino
Chiesetta di S. Faustino
Chiesetta di S. Faustino a fine intervento
Da sempre bene del casato Visconti Venosta, nel 1979, il Castello di S. Faustino ed il Castello Nuovo sono stati donati dall'ultimo discendente al Comune di Grosio, che con il limitrofo Comune di Grosotto, la Provincia di Sondrio, la Comunità Montana Valtellina di Tirano ha istituito il Consorzio per il Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio, a cui è attualmente riconosciuta la proprietà ed affidata la gestione del bene stesso.
Nel 1997 il Parco ottiene un contributo per l'importo di £. 1.200.000.000 per il recupero e la conservazione del complesso fortificato con i fondi della Legge Valtellina n° 102/90, istituita per disciplinare le disposizioni per la ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia, Como, nonché della provincia di Novara colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche dei mesi di luglio ed agosto 1987.
Alla fine del 1997 l'ente proprietario procede alla gara per l'affidamento dell'incarico di progettazione, nel settembre 1998 si procede alla consegna del progetto esecutivo che ottiene nell'ottobre 1998 il nulla osta della Sovrintendenza ai Beni Archeologici e della Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano e nel dicembre 1998 la concessione da parte del Comune di Grosio.
Nell'aprile del 2001 viene elaborato il progetto definitivo per il completamento dei lavori di recupero e conservazione dei Castelli Visconti Venosta di Grosio ce si svolgeranno negli anni seguenti suddivisi in tre stralci (settembre 2002, p. esecutivo 1° stralcio € 52.425,75; marzo 2005, p. esecutivo 2° stralcio € 90.927,54, p. esecutivo 3° stralcio € 92.351,26).
Nell'ottobre 2006 viene presentato il progetto preliminare per il proseguimento delle indagini archeologiche, a cui nel maggio 2011 seguirà il progetto definitivo: il lavoro è stato suddiviso in due stralci, il secondo dei quali si è concluso nel settembre 2015.
Sempre nel corso del 2015 sono stati eseguiti i lavori di manutenzione straordinaria di alcune murature sia del Castello Vecchio sia del Castello Nuovo (pulizia dei prospetti, ripresa e integrazione della copertina di protezione delle creste murarie degradate, intervento di scuci-cuci per integrazione di zone murarie degradate, devitalizzazione chimica di ceppaie e piante arbustive.
Il manufatto presentava due problematiche distinte, una di tipo generale, riguardante le integrazioni murarie e la riorganizzazione di murature, l'altra di tipo puntuale relativa a problemi specifici prevalentemente riguardanti le torri.
Gli interventi generali hanno comportato alcune riflessioni sulle tecniche di integrazione, in particolare sul come definire le nuove compagini murarie. L'accurata ricognizione sulle tecniche esistenti ha consentito di rilevare la frequenza degli elementi di fascia e di punta - disposizione dei blocchi lapidei paralleli al piano murario e trasversali - fattore che incide fortemente sulla qualità meccanica della muratura. Questo aspetto è stato sistematizzato e applicato nelle nuove apposizioni, consentendo la realizzazione di elementi che avessero una matrice costruttiva reperita nel manufatto, ottimizzata nel comportamento strutturale e riconoscibile nell'aspetto. Gli interventi puntuali hanno avuto come logica di intervento il ricorso, per quanto possibile, a interventi attivi - interventi che tendono a gestire gli enti sollecitanti - con l'intento di consentire calibrature nel tempo delle opere di consolidamento e tendenzialmente renderle aggiornabili nel caso di modifiche delle destinazioni d'uso.
Ai fini dell'impostazione del progetto di restauro, la conoscenza preliminare del manufatto, al più elevato grado di precisione possibile, riveste un'importanza fondamentale. L'utilizzo coordinato delle "fonti indirette" - assumendo per tali le informazioni deducibili da documenti d'archivio, immagini iconografiche, testi pubblicati - e delle "fonti dirette" - assumendo per tali le informazioni deducibili dall'edificio stesso - si rivela uno strumento efficace per arrivare a conoscere i caratteri architettonici di un manufatto in modo tecnicamente organizzato, con la dichiarata finalità di attribuire la maggiore rigorosità e scientificità possibile all'intervento architettonico di Restauro.
L'elaborazione di un'accurata analisi della caratterizzazione dei materiali - basata sulla registrazione sistematica delle qualità materiali e delle tecniche costruttive del manufatto - ha permesso di descrivere e di relazionare i fenomeni di formazione e di trasformazione dell'oggetto architettonico individuati dall'analisi stratigrafica, dall'analisi del degrado e dall'analisi dei dissesti.
Utilizzando l'UNITA' STRATIGRAFICA come UNITA' MINIMA DI INTERVENTO, in fase esecutiva sono state individuate le seguenti categorie di intervento:
1) PULITURA: programma di interventi volti alla eliminazione di tutti gli elementi incongrui e/o dannosi alla cortina muraria (1A-eliminazione selettiva delle presenze arboree ed arbustive che si sono sviluppati sulla struttura muraria, eliminazione della vegetazione infestante con applicazione di biocidi e/o diserbanti. Diserbamento e sradicamento eseguiti a mano e mirati al mantenimento della vegetazione non infestante e nociva alla struttura muraria; 1B-pulitura delle superfici dalla presenza di depositi, polveri, granuli o microrganismi, alghe, muschi e licheni, previa leggera spazzolatura con idonee attrezzature per la rimozione delle parti più grossolane e poco radicate; successiva pulizia con utilizzo di acqua nebulizzata).
2) CONSOLIDAMENTO: Programma di interventi volti al recupero statico della struttura muraria (2A-smontaggio degli elementi non ammorsati, numerazione degli stessi e successiva ricollocazione nella posizione originaria mediante applicazione di malta di progetto; 2B-consolidamento e solidarizzazione della struttura muraria effettuata con applicazione in profondità previa iniezione a bassa pressione di malta di progetto stabilizzata a garanzia di riconoscibilità, compatibilità e reversibilità tra parti oggetto e parti non toccate o consolidate; eventuale inserimento di tiranti come da elaborati specifici di progetto; 2C1-rimozione a pennello del materiale degradato, miglioramento e/o reintegrazione dei giunti e dell'intonaco con malte di progetto a garanzia di riconoscibilità, compatibiltà, e di reversibilità tra parti oggetto di intervento e parti non toccate e consolidate.2C/2-consolidamento degli intonaci con tracce di affresco; 2D-consolidamento delle parti terminali di colmo e sommitali della cortina muraria, 2E-intervento di ricucitura muraria con tecnica di ""scuci e cuci"" delle lesioni indicate nella tavola di progetto; 2F-intervento di miglioramento delle caratteristiche meccaniche delle murature previo alloggiamento di tiranti e riconfigurazione delle geometrie di alcuni manufatti come da elaborati di progetto; 2G-predisposizione di sistemi di drenaggio costituiti da vespai e tubi drenanti come da elaborati specifici di progetto).
3) RESTAURO: programma di interventi volti al recupero della struttura muraria (3A-mantenimento. Conservazione dello ""status quo"" - geometria e tessitura attuali- 3B-liberazione, eliminazione di parti murarie aggiunte ed incongrue rispetto alle trasformazioni storiche documentate del manufatto architettonico; 3C-integrazione, rifacimento di parti della struttura muraria che costituiscono dei nessi costruttivi o punti singolari del manufatto architettonico secondo il disegno del profilo geometrico dedotto dall'analisi morfologico-stratigrafica con materiali di dichiarata riconoscibilità, 3D-recupero degli spazi interni con finalità funzionali e ricostruzione degli elementi architettonici orizzontali).
4) PROTEZIONE programma di interventi volti al mantenimento della struttura muraria (4A-applicazione di materiale antivegetativo).
5)SCAVO DI TIPO ARCHEOLOGICO
Year 2012
Work started in 2012
Work finished in 2012
Client Parco per le incisioni rupestri di Grosio
Status Completed works
Type Parks, Public Gardens / Churches / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Restoration of façades / Structural Consolidation / Building Recovery and Renewal
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