Il quesito, in che modo il design può svolgere un ruolo utile e vitale nella salute e nel benessere di un mondo in difficoltà, mi ha portato a pensare una struttura ospedaliera. Questo perché il Covid 19 con la sua grande infettività ha reso ovunque carenti gli spazi a disposizione per le cure della malattia. L'ospedale che ho progettato cerca di rispondere alla necessità di un'utenza immaginaria di circa 100000 persone, dovrebbe avere 1500 posti letto, svilupparsi per una superficie costruita di 12500 mq, con una struttura mista immersa nel verde. Due livelli, all'interno pronto soccorso, spazi degenza, reparti di terapia intensiva, sale operatorie, ambulatori reception, bar spazi ricreativi, sul tetto pannelli fotovoltaici per garantire fornitura elettrica agli impianti, ottenendo così un consumo energetico pari allo zero. Quello pensato è un insieme di sette corpi edilizi che attraverso il collegamento di cinque passerelle costituisce un unico edificio. La tipologia dell'edificio cerca di ricreare con piazze, cortili, percorsi nel verde e specchi d'acqua, un rapporto, il più umano possibile fra paziente, ospedale, isolamento e natura. Il percorso pedonale di penetrazione all'edificio collega l'ingresso est con la zona parcheggi ad ovest, raggiunge l'atrio centrale, da cui si dirama a 90 gradi il giardino lineare, scambiatore tra esterno e interno, tra piazza e ambulatorio. Paralleli a questo, due corridoi diramano a pettine i blocchi murati delle degenze. Conclude la composizione del complesso una piccola chiesa, posta a lato dell'edificio principale.
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