Edificio risalente al 1940, su progetto dell’ing. Venanzio Guerci, presenta alcuni elementi di pregio come l’affresco nella sala delle adunanze posta al piano rialzato, opera dell’artista Alberto Caffassi.La distribuzione interna presenta della criticità dovute al disegno originario che prevedeva ampi spazi collettivi: sale riunioni, ampi disimpegni e spazi seminterrati utilizzati per la vendita fino a qualche anno fa.L’impostazione progettuale prevede la conservazione del costruito esistente mediante una riqualificazione energetica che non ne snaturi l’aspetto se non nell’immagine cromatica, sbiancata e resa più elegante dall’uso di un vero zoccolo in travertino e dal paramento monocromatico che valorizza il gioco e dei chiaroscuri uniformandone il volume. All’esistente viene annesso un nuovo volume in copertura, che lega il corpo scala esistente a quello simmetrico di nuova realizzazione. Una lanterna vetrata che amplia la superficie utile dell’edificio nel punto più panoramico e proietta l’edificio verso un uso più flessibile e contemporaneo senza privarlo della sua “aura” storica ma alleggerendolo del peso tipico dell’architettura del “ventennio”. La modifica degli orizzontamenti prevede la manica antistante la piazza Gabriele d’Annunzio al piano stradale, collegata mediante rampe di scale scenografiche al piano rialzato e a quello seminterrato. Si sviluppa in questo modo una superficie continua che lega i tre livelli e sfocia al piano seminterrato in un giardino ricavato dallo sbancamento parziale dell’area cortilizia, funzionale a portare luminosità e trasparenza ad un locale sino ad ora angusto e buio.
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