Nell’analisi dello stato dei luoghi e nella successiva elaborazione progettuale, il sistema piazza/biblioteca è trattato come insieme unico ed integrato in grado di contribuire in maniera congiunta alla riattivazione complessiva dell’area finalizzata all’acquisizione di una nuova identità fortemente connessa al tessuto urbano preesistente.
Composizione, connessione-permeabilità, relazione, le componenti principali del processo di rigenerazione.
Il sistema geografico territoriale ricco ed eterogeneo e la presenza di numerose architetture storiche di pregio, suggeriscono un rapporto di interazione con l’ambiente naturale ed il tessuto storico costruito della città nell’ottica di un futuro sviluppo dell’area, recuperando e reinterpretando nelle scelte di progetto i suoi elementi principali (acqua e verde in particolare).
Obiettivo primario è lavorare sul rapporto tra pieni e vuoti, elementi orizzontali e verticali, nelle diverse interpretazioni spaziali e formali, definendo nuovi spazi pubblici in cui tessuto preesistente e contemporaneo possano interagire.
La spazialità della piazza definisce compositivamente profondità e confronti materici, nuove funzionalità, percezioni e dunque lo stesso spazio pubblico, creando un luogo d’incontro, scambio e relazione ad usi polivalenti e garantendo al contempo la sicurezza dei fruitori.
Tre macro aree individuate da circonferenze e conseguenza del confronto con i preesistenti vuoti di areazione e collegamento al sottostante autosilo, funzionalmente distinte ma in stretta relazione, essenziali e minime nel segno ridisegnano i rapporti tra le parti.
- L’area copertura-eventi, filtro tra il centro commerciale e la piazza, generata dalla rotazione di una porzione orizzontale della superficie piazza.
- L’area aggregazione-socialità, segnata dalla presenza dell’acqua, reinterpreta in chiave contemporanea luoghi d’interesse collettivo (Palazzo Estense, Lago di Varese). All’occorrenza, lo specchio d’acqua svuotandosi può trasformarsi in area giochi e d’incontro segnata in altezza da un anello in corrispondenza dell’areazione dell’autosilo.
- L’area verde, definisce un’ulteriore centralità, dialogando con il materiale vegetativo interno alla corte definendo una quinta per la nuova biblioteca.
Per ciascuna delle aree è possibile garantire una trasformabilità funzionale e differenti configurazioni spaziali.
A questi elementi si accompagna la riconfigurazione dei lembi e il ridisegno della nuova scala, definizione del rapporto tra il monumento ai caduti e la piazza.
Un processo/progetto per fasi programmabili in funzione del tempo lasciando da subito spazi fruibili a disposizione della comunità.
La riapertura del porticato favorisce la permeabilità del sistema corte-edificio-piazza e la dilatazione dello spazio pubblico urbano, non più ristretto alla sola piazza. Il tessuto verde costituisce elemento connettivo di questo processo.
Il valore della struttura da destinare a biblioteca e la necessità di un approccio conservativo, preservando e valorizzando l’originaria configurazione architettonica e tipologica, suggeriscono scelte architettoniche che non alterino l’insieme complessivo, adeguato alle funzionalità da insediare.
Reinterpretando il rapporto con l’antico, l’innesto architettonico è un volume puro, definito negli elementi di collegamento principali e dotato di
funzionalità tali da divenire centro dello spazio interno costituito da spazi continui, aperti ed in relazione filtrati da una luce morbida e diffusa.
La vegetazione, i vuoti ed i collegamenti verticali (che svolgono tra l’altro anche funzione strutturale ed impiantistica) scandiscono gli spazi aperti dell’ambiente di lavoro.
Esternamente una nuova pelle in policarbonato con prestazioni bioclimatiche ed una struttura in acciaio ne ridisegnano le linee essenziali confrontandosi con il pieno storico dell’edificio.
La diffusione del web e dei nuovi strumenti d’informazione determinano un concetto di biblioteca più aperto al digitale, collaborativo e versatile favorendo un’economia della cultura diffusa.
Oltre agli spazi propri della biblioteca, una parte è pensata come centro culturale d’intrattenimento, multifunzionale e flessibile al tempo ed all’utenza, in cui ascoltare musica, lavorare, studiare, allestire piccole esposizioni, seguire concerti, spettacoli e conferenze, utilizzare postazioni di cO²working utili queste ultime, anche come eventuale forma d’investimento e autofinanziamento della struttura.
Una piazza verticale, segno contemporaneo del vivere.
Previsto il ridisegno dei flussi di traffico e delle accessibilità pedonali anche in ordine al superamento delle barriere architettoniche con particolare attenzione ai margini tra strada e piazza, integrando tutte le rampe all’interno del disegno complessivo, garantendone la sicurezza e non limitandone la complessiva fruibilità.
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