Chestnut Cabin è un modulo abitativo prefabbricato e trasportabile, realizzato interamente in legno locale e autosufficiente sotto il profilo energetico ed idrico.
Il progetto è stato concepito grazie alla collaborazione tra l’azienda Iris (arch. Roberta Giuliano e ing. Paolo Albertino), da sempre impegnata in progetti tecno-rurali per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne e montane, e il prof. arch. Antonio De Rossi, direttore del Centro di ricerca Istituto di Architettura Montana del Politecnico (IAM) del Politecnico di Torino, ed è stato finanziato all’interno delle Misure 16.1 e 16.2 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Piemonte.
Il modulo, assemblato in segheria, è facilmente movimentabile e presenta dimensioni standardizzate per il trasporto.
Al suo interno ospita una bussola di ingresso, un bagno provvisto di un lavandino e WC, un locale con gli impianti tecnologici, un locale soggiorno/dormitorio con cucina e un tavolo/panca in grado di trasformarsi in letto. L’edificio presenta una pianta rettangolare con dimensioni assimilabili ad un container da 20 piedi, ovvero 2,4 metri di larghezza per 6 metri di lunghezza, con superficie interna netta pari a 10 mq.
La struttura portante è composta da pannelli prefabbricati tipo sandwich con telaio in legno di castagno proveniente dalla Valchiusella (TO) e avente sezione 3 cm per 16 cm. E’ presente un irrigidimento in OSB/3 di pioppo con isolante in fibra di legno interposto. I pannelli prefabbricati sono utilizzati sia per la realizzazione delle pareti che del solaio e della copertura.
L’edificio è adatto per contesti off-grid. E’ dotato di un sistema per la raccolta e il trattamento delle acque meteoriche di copertura e delle acque grigie derivanti dai lavandini interni (uso non potabile). Le acque bianche e grigie accumulate sono filtrate e trattate con un sistema ad ozono e utilizzate a fini non potabili all’interno dell’edificio. L’edificio è inoltre dotato di un sistema per la produzione e l’accumulo di energia elettrica rinnovabile grazie ai 5 pannelli fotovoltaici monocristallini posizionati in copertura, abbinati ad una batteria al litio.
Il modulo ha un peso totale di 7 tonnellate e risulta movimentabile e trasportabile per mezzo di un camion con gru. Una volta completata la sua realizzazione in segheria, il modulo è stato caricato su un rimorchio ed installato nel piccolo comune di Ostana in Valle Po (CN) – realtà oramai famosa a livello nazionale per le sue pratiche di reinsediamento e di rigenerazione – ad una quota di 1.230 m.s.l.m. Il modulo è stato posato su un battuto in ghiaia livellato, non essendo necessario alcun basamento in cemento. Trattandosi di una struttura reversibile, venuto meno l’uso il modulo potrà essere trasferito in altro luogo.
La struttura è stata inserita in un progetto locale di Social housing e residenzialità, gestito dalla Cooperativa di Comunità Viso a Viso, e offre la possibilità a professionisti, artisti e persone che desiderano conoscere Ostana per insediarsi di pernottare al suo interno.
Il prototipo è replicabile e può essere impiegato in diversi casi applicativi: contesti isolati, situazioni emergenziali, spazi espositivi per eventi, dependance di strutture ricettive.
{{item.text_origin}}