Siamo attorno a Scicli, nella campagna siciliana, dove sorge oggi la Masseria Cannamara, una residenza privata nata dall'intervento di restauro a cura dell’Arch. Paolo Bignotti, che ha scelto i profili Secco Sistemi per il ripristino delle aperture.
Un percorso complesso quello del progetto, nato dalla volontà di liberare questi ambienti dai “lacci” apposti da un precedente restauro di circa 15 anni fa, che ne aveva stravolto i caratteri architettonici. L’attenzione all’essenza e alla verità dei materiali, il loro impiego corretto, il lavoro sulle fonti, la ricostruzione dei passaggi storici e delle trasformazioni dell’edificio sono aspetti che hanno contraddistinto questo intervento. Il sottile equilibrio tra il “togliere” gli inutili orpelli derivanti dall’intervento precedente, è finalizzato a ripristinare la piena funzionalità degli ambienti e incrementando le potenzialità della struttura. Un prezioso lavoro di ricucitura che aggiunge valore ripristinando dettagli dimenticati, evidenziando elementi fondamentali per il racconto della storia, ma anche migliorando la fruibilità degli spazi, il comfort interno, la vivibilità degli ambienti e l’efficienza energetica complessiva.
Pietra di Comiso, legno e ferro erano i tre materiali più importanti all’interno del progetto originario e anche oggi vengono ripresi e valorizzati per evidenziare la sintonia con il luogo e con la sua storia. L’impianto planimetrico a L del corpo principale descrive di fatto una corte nella quale trova posto, in posizione centrale un volume destinato alla cucina all’aperto e agli spazi di servizio alla piscina che di fatto chiude il perimetro.
Nel corpo principale trovano spazio gli ambienti della casa padronale mentre due piccoli volumi collocati nella parte retrostante di uno dei lati ospitano la stanza e il bagno per gli ospiti e la palestra. Il tratto distintivo del nuovo progetto, l’elemento notevole che segna l’intervento è senza dubbio il corridoio completamente trasparente che connette i diversi volumi e si affianca alla facciata esterna. Un diaframma vetrato staccato dalla struttura, un collegamento coperto realizzato con struttura in acciaio che distribuisce gli ambienti e mitiga il rapporto tra costruito e spazio outdoor.
Linee che raccontano lo spazio
Un gran lavoro è stato condotto sulle aperture, vere e proprie brecce aperte nella partizione muraria compatta. L’intervento ha previsto la sostituzione di tutti i serramenti esistenti con i sistemi OS2 75 di Secco Sistemi con finitura in acciaio corten che si integra nel progetto, riproponendo per porte e finestre il mood originario del ferro.
OS2 75 è una serie dagli spessori minimi che integra alte prestazioni a una resa estetica assoluta, determinata dalla pulizia del disegno ma anche dall’impiego di materiali preziosi. Dall’acciaio zincato all’acciaio inox, con le qualità di resistenza all’ossidazione e alla corrosione, dalla patina inconfondibile del corten alla ricchezza materica dell’ottone, utilizzato in questo progetto, o alla capacità di assumere i tratti cromatici del bronzo antico. Tutti proposti in un’ampia gamma di finiture in grado di interpretare lo scorrere del tempo aggiungendo valore al progetto.
Sono oltre 40 i profili che il sistema a taglio termico OS2 mette al servizio del progetto, molteplici le combinazioni con i quali esprimere la propria poetica progettuale sempre finalizzata alla ricerca della massima trasparenza e della purezza delle linee. Proprio per queste caratteristiche tecniche e formali, il sistema è stato utilizzato anche nella grande finestra a bilico con cui termina il corridoio.
Le grandi aperture scorrevoli che segnano lo sviluppo del camminamento coperto sono state ottenute utilizzando il sistema Zero Gravity di Secco Sistemi, che rappresenta forse il punto più alto raggiunto dalla ricerca in questo ambito. Una tecnologia evoluta, una soluzione che elimina il vincolo della motorizzazione e dell’elettricità per movimentare scorrevoli di grandi dimensioni e conseguentemente molto pesanti. Utilizzando questa tecnologia, il serramento viene di fatto liberato dal suo peso e, rallentato solo dall’inerzia della massa, scorre silenziosamente senza fatica, amplificando il comfort per l’uomo e agevolando il gesto di apertura/chiusura per qualsiasi tipologia di utilizzatore.
Zero Gravity non utilizza energia elettrica e permette di spostare manualmente senza particolari problemi anche ante di 1000 kg. Il sistema è costituito da un gruppo di levitazione incassato a pavimento che contiene la rotaia di scorrimento, i pattini magnetici Ironlev® e la trave di collegamento con l’anta, del quale rimane traccia visibile solo una fessura di 8 mm, chiusa da spazzolini, senza nessun tipo di sporgenza o ostacolo al passaggio. Nella parte superiore invece, sono collocati i meccanismi per contrastare la spinta di sollevamento dei magneti e abbassare l’anta garantendo tenuta e chiusura.
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