L’idea della proprietà è quella di creare un’opera unica coerente con la sua visione del lavoro. Il progetto immagina un grande spazio improntato a laboratorio di innovazione e centro di produzione in cui far vivere collaboratori, clienti, fornitori e ospiti da tutto il mondo con un clima ed un’atmosfera tipica di una zona montana. La progettazione ispirata a concetti di sostenibilità e di bioarchitettura propone uno spazio orientato a Nord per il confort estivo. L’area scelta per l’insediamento ha un punto di forza nella prossimità con la strada provinciale che essendo stata realizzata successivamente al capannone esistente ha creato squilibri rispetto alla lettura del tessuto urbano. Creare una strada significa creare una successione di nuovi punti di vista dai quali i luoghi possono essere percepiti e assumere ruoli paesaggistici diversi da quelli che rivestivano prima. Capita a volte, e questo è il nostra caso, che i “retri” diventino facciate principali e che elementi nati in posizioni scarsamente visibili, acquistino una notevole visibilità, è importante quindi rivedere l’intero disegno della costruzione in funzione dei nuovi coni visivi prospettici, l’incontro tra la nuova strada e le preesistenze può originare punti di criticità anche notevole che devono essere adeguatamente riqualificati e migliorati. E’ importante e necessario progettare il percorso stradale anche come percorso percettivo e paesaggistico. La palazzina uffici è realizzata davanti al capannone esistente e ne copre l’intro prospetto conferendone una nuova immagine, il nuovo volume nasce in posizione sopraelevata a circa 6 mt. da terra con un ampio portico sottostante che solleva la struttura su pilastrate in legno e con un ardito aggetto realizzato con travatura reticolari, la struttura è semplice, leggerissima e economica in legno lamellare, il vetro e lo zinco dei prospetti, arricchiscono l’edificio e lo rendo armonico col paesaggio.
I volumi rappresentano due ordini di tubi il primo di colore verde è posto longitudinalmente che percorre l’intera facciata, interseca e compenetra altri tubi di colore grigio e di maggiore dimensione posti perpendicolarmente che si aprono su ampie vetrate; le forme si rincorrono con l’apporto cinetico di chi percorre la strada, l’edificio diventa così dinamico quasi voler dialogare con il viaggiatore.
Un portico pedonale e carrale coperto alto 6 metri collega gli uffici alla zona produzione e segue inlunghezza tutto il corpo di fabbrica. L’uso del vetro crea una speciale relazione tra interno dell’edificio e l’affaccio esterno. Lo stabilimento per la produzione 12500 mq seguendo le necessità operative e logistiche delle filiere produttive è organizzato in navate di pilastri in C.A con maglia di 30 mt. x 10 mt. e 40 x 10. La gestione della luce in un complesso così ampio è di fondamentale importanza sia per gli spazi dedicati alla lavorazione che per gli uffici. Per i primi si è scelta luce zenitale, per gli uffici luce naturale portata da vetrate continue con affaccio a nord. Anche la luce artificiale sarà gestita in relazione all’incidenza della luce diurna con lampade a basso consumo. Il progetto è pensato secondo i criteri della salute e del benessere sul luogo di lavoro e della massima efficienza con minimo dispendio di energie, il nuovo edificio ha un rapporto di accessibilità e apertura verso il territorio non solo visivo ma anche per i servizi offerti come il centro ricerche, il centro congressi e vuole portare cultura sul territorio.
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