La nuova sede della Netti Architetti occupa un appartamento al quarto piano dell'edificio novecentesco che l'architetto Saverio Dioguardi disegnò e portò a compimento per la sua impresa e per la famiglia Girone a Bari tra il 1929 e il 1931, proprio davanti al Castello Svevo.
Il progetto di conservazione e il riuso come ufficio di architettura è costruito sugli originali pavimenti in cemento e graniglia di marmi colorati, tappeti permanenti delle stanze prima destinate a ospitare un’abitazione borghese.
Sul pianerottolo dell’ampio vano scala alcuni disegni mostrano un’anteprima dei grafici digitali ma anche, e forse di più ancora, analogici prodotti dallo studio ed esposti lungo il corridoio/galleria dei nuovi ambienti di lavoro.
All’interno nessun cambiamento sostanziale: le pavimentazioni hanno subito un attento restauro, sono stati sostituiti con parquet industriale grezzo solo i pavimenti ammalorati della grande cucina, anch'essa ora utilizzata per lo studio, e della lavanderia diventata la piccola cucina di servizio. Particolare attenzione è stata prestata al recupero delle porte interne e della bussola di legno dell’ingresso con i vetri sabbiati e la maniglia dell’epoca. I serramenti sono stati raddoppiati dall'esterno per mantenere il loro carattere e garantire allo stesso tempo le prestazioni energetiche. L'illuminazione artificiale per collocazione e scelta degli apparecchi è adattato alle proporzioni e ai ritmi di ogni ambiente.
Il bianco della scialbatura di calce alle pareti e dello smalto ad acqua degli infissi è il tono dominante di tutto l'ufficio caratterizzato da un'aria di serena operatività dove le macchine, in quantità appena necessaria allo svolgimento delle attività di progettazione e ricerca, non invadono lo spazio delle idee e l'ordinaria bellezza del nuovo luogo di lavoro.
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