ATTORI:
Committente: FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PADOVA E ROVIGO Progettista: Arch. DAVIDE MACCAGNAN Ditta Esecutrice: BARZON COSTRUZIONI GENERALI
La nuova palestra di Villadose nasce nell’ambito del “Progetto Palestre” indetto da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che per sei anni consecutivi ha promosso un concorso per la progettazione di palestre da insediare in sei diversi comuni delle provincie di Padova e Rovigo.
Villadose e’ stato l’ultimo appuntamento della serie per gli architetti under 35 ed aveva come tema progettuale, una struttura sportiva polifunzionale che richiamasse nelle forme, il disegno, l’intreccio dei corsi d’acqua che ricorrono nella campagna rodigina.
Il progetto si e’ aggiudicato il primo premio, perche’ rappresenta simbolicamente i corsi d’acqua attraverso le linee fluide della copertura e nello stesso tempo rimanda ad una semplicita’ strutturale per la forma chiusa e definita’ quasi fosse un oggetto di design piu’ che di una architettura.
ISPIRAZIONE DELL’IDEA INIZIALE Il concept progettuale intreccia tre semplici pensieri che sono confluiti nell’idea iniziale dell’edificio; Il primo, vera spina progettuale, era l’unione formale tra corpo principale e corpo servizi in un unica forma, evitando di suddividere la futura palestra in una composizione di forme accostate. Il secondo era un idea di struttura che potesse connettere i diversi piani dell’edificio, il pavimento del corpo servizi con la copertura palestra e viceversa, generando un incrocio in cui fosse possibile trovare lo spazio gradinate, Terzo punto, la possibilita’ di percepire dall’interno della palestra, la grande spazialita’ del territorio circostante.
Sull’unione dei primi due punti si e’ generata la forma della copertura, come fosse una grande onda; il disegno a diapason che caratterizza i prospetti est ed ovest, sottolinea invece le linee generatrici della struttura dell’edificio che vuole unire i diversi piani di pavimento e copertura. La grande finestra a nord, oltre che garantire una ottima illuminazione diurna, diventa anche il grande affaccio sul territorio che permette di godere della vista dei Colli Euganei.
SFIDE COSTRUTTIVE Il punto che ha caratterizzato il progetto, soprattutto nella fase esecutiva, e’ stato quello di garantire ad ogni spazio primario e secondario, uguale dignita’ ed un corretto dimensionamento, cercando comunque di rispettare il budget di partenza. L’iniziale budget stimato in 2,5 milioni di euro con diversi miglioramenti e forzate soluzioni strutturali e’ salito a 3,15 milioni.
Strutturalmente il progetto ha dovuto affrontare come sfida piu’ significativa, il doversi insediare su un terreno alluvionale, ex paludoso poco performante. Sono stati realizzati 253 pali vibroinfissi della lunghezza di 15 metri per sostenere il piano delle travi di fondazione. L’altro elemento caratterizzante come la copertura in legno, ha visto il montaggio di travi della lunghezza di 29 metri e altezza di 1,60 ml, accoppiate ad un innovativo pacchetto in xlam che ha tolto le travi secondarie ed il controventamento metallico, alleggerendo la struttura.
DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI Il progetto nasce dal grande spazio gioco attorno al quale si e’ realizzato un anello distributivo per connettere tutti i servizi. Confrontandosi con il regolamento Coni, che richiede la divisione tra flussi degli atleti e flussi degli spettatori, nel progetto si e’ previsto di suddividere gli spazi interni ed esterni per le due categorie, lasciando allo spazio di entrata la possibilita’ di poter connettere le parti.
Un piccolo patio interno permette di illuminare la palestrina di riscaldamento e connetterla alla hall di entrata trasformando tre spazi distinti, in un unico spazio comunicante tra attivita’ fisica e spettatori.
I dati dell’edificio sono: una superficie di quasi 2000 mq, con uno spazio gioco di 800 mq e gradinate per 200 spettatori, una palestrina di riscaldamento di quasi 80 mq, 4 spogliatoi ognuno per 12 giocatori, 2 per gli arbitri, sala primo soccorso, 2 magazzini per le attrezzature sportive, 2 servizi pubblici, guardiania, spazi di entrata e distribuzione, compreso il patio, locale caldaia, locale elettrico, locale per le macchine trattamento aria.
MATERIALI Il progetto ha perseguito l’utilizzo di materiali comuni limitandone il numero. I materiali che caratterizzano il progetto sono: il cemento armato delle strutture, lasciato a vista negli spogliatoi con i solai in predalles e le gradinate del pubblico; il legno di copertura e pavimento dello spazio gioco; la lamiera graffata con finitura alluminio per la copertura dell’intero edificio e la realizzazione della forma del diapason lungo i quattro prospetti.
DATI DELLA STRUTTURA Nome: Struttura Sportiva Polifunzionale da edificare a Villadose (RO) a servizio del comprensorio costituito dai Comuni di Villadose, Gavello, Ceregnano, Pettorazza, San Martino di Venezze, Adria, Villanova Marchesana
Committente: Auxilia s.p.a. Societa’ strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Responsabile del Procedimento: Ing. Claudio De Marco
Progettista: Arch. Davide Maccagnan
Collaboratori alla progettazione: Paolo De Lucchi, DelucchiWorkShop
Strutture: Ing. Marco Franceschini
Impianti: P.i. Mirko Rampazzo, P.i. Marco Frison
Costruttore: Barzon Costruzioni Generali
Direzioni Lavori: Ing. Claudio Pigato
Quadro Economico: 3,150,00 Euro
Data concorso: 2009
Data Progettazione: 2010/2011
Inizio lavori: 10/2014
Fine Lavori: 11/2016
Inaugurazione: 05/2017
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