Il progetto per A Casa di Nina GuestHouse si sviluppa attorno all'idea di conservare l'essenza della classica "casa della nonna" e di trasformare gli spazi in un luogo contemporaneo per l'accoglienza breve. 

Il "sapore", o per meglio dire il design, è influenzato dallo spirito intrinseco della casa e dei suoi arredi, quello di una Napoli d'altri tempi, la Napoli degli anni '50, in cui ci si immerge appena si entra.

Il contrasto tra oggetti originali della casa e quelli contemporanei, trasforma gli spazi in luoghi del vivere e dello stare contemporanei con un chiaro riferimento al passato, alla tradizione. 

La distribuzione degli spazi interni si è facilmente adattata alle esigenze dell'accoglienza. 

I visitatori quando entrano si trovano all'interno dell'ingresso che è stato attrezzato con una piccola reception.

La prima stanza che vi si incontra è il salotto, rifunzionalizzata per essere adibita a sala colazione, spazio comune per eventi e festa, è soprattutto luogo di relax dove godersi la lettura di un buon libro. Inglobata in questo spazio, una piccola cucina di servizio alle attività della sala.

Proseguendo il corridoio di distribuzione è una promenade verso le stanze capace di accogliere una galleria d'arte, un punto di book crossing, uno spazio per le proiezioni e un'angolo per ascoltare un vinile.

Le stanze ampie e luminose, sono caratterizzate da una colorazione decisa e vibrante che si sposa con i colori dei pavimenti originali di pregio, in maggior parte di Vietri, che sono stati conservati, apportando solo qualche innesto funzionale. 

All'interno delle stanze, i locali bagno sono caratterizzati da soluzioni cromatiche in netto contrasto con le stanze.

I colori, le finiture e gli oggetti, ci portano in un luogo unico e capace di suscitare emozioni e ricordi ormai sopiti.