Casa Y è un edificio residenziale destinato ad ospitare tre nuclei molto differenti: una coppia di genitori settantenni, una giovane coppia con un bambino di otto anni, l’anziana nonna, matriarca dell’intera famiglia.
Gli spazi sono organizzati all’interno di un unico corpo che si distende in modo naturale lungo tutto il lotto, il cui asse maggiore è in direzione nord-sud. Diverse sono le scelte che soddisfano la richiesta dei clienti di godere di spazi comuni e conviviali: il tetto-terrazza, il garage “sociale”, lo spazio ipogeo della piscina.
L’unità A (di 181mq) si affaccia a nord con un ampia vetrata, a doppia altezza, che illumina la zona giorno della casa. Verso nord, rivolta sul vuoto aperto sopra il soggiorno è collocata una stanza relax, da qui una passerella conduce alla terrazza aggettante posta sul fronte nord.
L’unità B (di 65mq) è un piccolo appartamento rivolto ad ovest e protetto tra le due unità più grandi.
L’unità C (di 207mq) ha l’ingresso rivolto a sud-ovest chiuso da una vetrata completamente apribile durante i mesi estivi. Il piano terra, disposto su livelli sfalsati, ruota attorno alla scala che conduce al piano primo dove sono collocate quattro camere da letto e tre bagni. Una rampa inclinata, collega la cucina direttamente dall’ingresso. Attraverso una terrazza comune all'unità A, con l'uso di una scala a chiocciola, sarà possibile accedere al tetto-terrazza.
Mentre il corpo maggiore dell'edificio è costruito con un muro a cassetta in cui lo strato esterno è realizzato da un setto continuo in cemento armato dilavato lasciato a vista, i corpi più piccoli sono rivestiti da scandole di legno di cedro.
La piscina ipogea è uno spazio collocato a sud del lotto, delimitato, su tre lati, da una cavea costituita da un anello di piani inclinati finiti a verde erboso e, sul lato sud, a ridosso del confine, da un piccolo volume in cemento faccia a vista con il solaio in vetrocemento, contenente i locali tecnici e di servizio.
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