La Turchia ha organizzato dal 23 aprile al 30 ottobre 2016 un’importante esposizione internazionale dedicata al tema “Una vita verde per le generazioni future”, con approfondimenti su biodiversità, sostenibilità, storia delle coltivazioni e città green. In un enorme parco organizzato a giardini di 1.121 ettari vi trovano spazio il primo Museo della biodiversità, un Centro Congressi e due anfiteatri, un lago con isole dedicate alle attività dei bambini, oltre ai padiglioni con gli allestimenti botanici delle numerose nazioni che vi partecipano. Questa installazione naturalistica rimarrà come preziosa eredità ad Antalya ed alla Costa Turchese, una delle principali mete balneari del Mediterraneo che ogni estate accoglie milioni di turisti.
L’Italia partecipa con un importante pavillon ideato e realizzato dagli architetti Marco Paolo Servalli e Giuseppe Lunardini. Il Padiglione Italia vuole rappresentare il paesaggio italiano all’estero, e verrà in seguito donato al governo turco che ne avrà cura. È costituito da un’installazione esterna che richiama i caratteri salienti del paesaggio italiano e del giardino all’italiana, e da un edificio che ripropone in chiave moderna la limonaia, la caratteristica costruzione accessoria che permetteva alle ville rinascimentali di coltivare agrumi e piante rare e di proteggerle nella stagione invernale.
Il giardino all’italiana trae origine dal Rinascimento. Il pensiero umanistico aveva affermato la centralità dell’uomo nel creato, e le nuove conoscenze avevano ridefinito il rapporto con la natura. Il giardino era considerato un luogo piacevole da contemplare e di cui godere. Lo spazio veniva organizzato su principi di ordine e geometria, bellezza e simmetria, con visioni prospettiche ricche di statue, fontane ed elementi d’acqua per emozionare e divertire i visitatori. L'armonia del giardino ed il suo carattere di permanenza erano determinati anche dall’uso di piante sempreverdi ricondotte a perfette forme geometriche. Con riferimento all’antichità classica il giardino viene concepito come luogo di contemplazione e cultura, come rifugio per “l’otium intellettuale”. Il giardino dell’umanesimo diventava così un modello di perfezione e di bellezza, perdendo in gran parte il carattere utilitario a favore di una concezione filosofica ed estetica.
Il progetto del Padiglione Italia richiama il paesaggio italiano e, in particolare, il giardino all'italiana, con la riproposizione di elementi caratteristici come un’esedra d’ingresso, un chiostro esterno, un giardino segreto, un filare di cipressi, un oliveto, un vigneto, un parterre con un giardino geometrico. Si viene pervasi dalle forme e dai profumi dell’Italia grazie ad un’accurata selezione di specie vegetali fatte giungere appositamente dalla Toscana. Tra gli alberi il cipresso, l’olivo, il leccio, la quercia da sughero, il gelso bianco, il cinnamomo. Gli arbusti sempreverdi potati in forma geometrica determinano le linee compositive, dove al verde intenso delle siepi si contrappongono le grandi fioriture: il corbezzolo, l’alloro, l’osmanto odoroso, l’abelia grandiflora, il bosso, l’escallonia floribunda, la lavanda, il pennisetum, il pittosporo, il rosmarino, il camedrio, il gelsomino, le rose rampicanti. L’edificio riprende in chiave moderna e minimalista l’impostazione della limonaia, edificio a pianta longitudinale con la parete di fondo in pietra per proteggere dai venti invernali e la facciata a vetrate per irradiare le piante ricoverate nei periodi freddi. La reinterpretazione di muri a secco in pietra vuole essere un richiamo alle presenze storiche di edifici stratificati nel tempo ed al paesaggio italiano sapientemente plasmato dall’ingegno dell’uomo. All’interno una moderna installazione con gigantografie di giardini botanici e la proiezione di un filmato ripropongono atmosfere dell’Italia. L’allestimento ha previsto un pavimento a prato verde costellato di tronchi d’albero che diventano elementi di divertimento per i bambini. Un'installazione di specchi alle pareti riflette il giardino, e crea un dialogo giocoso con l’esterno. Infine nel giardino sono state organizzate delle aree di gioco per bambini ed alcuni punti di degustazione in cui i visitatori potranno apprezzare specialità gastronomiche italiane.
Ideato e realizzato dagli architetti Marco Paolo Servalli e Giuseppe Lunardini
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