L’ intervento riguarda la realizzazione di un volume di collegamento tra due edifici esistenti, già oggetto di lavori negli anni, che ospitano la sede della Ghella S.p.A. L’ampliamento di circa 200 mq risolve un problema di fruibilità e offre nuovi spazi per uffici e una sala di rappresentanza mutifunzionale.
L’innesto appare come una scatola trasparente incastonata tra i due volumi esistenti; il vetro lo integra perfettamente nel progetto nel progetto, al piano terra ed in copertura un manto erboso restituisce parte del terreno occupato con le nuove volumetrie. Al piano terra un passaggio di collegamento tra i due edifici fa da distribuzione a tre ambienti per uffici e una sala d’attesa. Al piano superiore è prevista una grande sala con accesso da entrambi gli edifici. La sala è progettata per essere uno spazio multi-funzione, un ambiente a pianta quadrata di circa 11 m di lato completamente libero da pilastri che può essere diviso in due sale più piccole tramite una parete manovrabile a scomparsa. Nel progetto risiedono due anime con conseguenti predisposizioni distribuitive ed impiantistiche che consentono senza ingenti lavori di trasformare la sala in quattro ambienti autonomi.
TECNOLOGIA E SOSTENIBILITA’
Il nuovo intervento è progettato per essere costruito interamente a secco, ad eccezione dei pilastri in c.a. che sono gettati in opera.
Ogni elemento è prefabbricato e questa scelta è dettata dalle specifiche condizioni logistiche. Il cantiere, infatti, ha operato senza interrompere le attività della sede avendo spazi di cantiere ridotti e in un contesto urbano molto denso.
Il tema della sostenibilità ambientale in questo progetto il protocollo adottato è il LEED ed è stata raggiunta la certificazione LEED PLATINUM V4.
BIM
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Questo progetto anche se di piccole dimensioni, raccoglie in sé molti aspetti di un’architettura ad alta complessità: l’inserimento in un contesto esistente con i suoi vincoli; una struttura portante articolata; una soluzione distributiva ed impiantistica che già incorpora la flessibilità di un cambio d’uso futuro.
Tutti questi aspetti sono stati gestiti adottando la tecnologia digitale del BIM, che ha consentito al gruppo di progettazione una perfetta integrazione di strutture, involucro e impianti e tramite la modellazione temporale 4D, di poter prefigurare le fasi di montaggio e di modifica nel tempo dell’architettura progettata, verificandone l’effettiva fattibilità.
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