A Riccione, affacciato sul Lungomare Costituzione, un edificio per appartamenti costruito nel decennio 1960-70 si innesta nella lunga quinta prevalentemente formata dagli hotel.
In quell’edificio, uno degli interni al terzo piano viene completamente aggiornato.
Il rilievo lo aveva tramandato secondo statuti di consolidata accezione rispetto all’epoca costruttiva: l’identità degli appartamenti catalogata in base alla dotazione dei vani è anche in questo caso il dato chiaramente distinguibile: corridoi, ‘cucinotto’, angusti bagni, sala e un paio di camere; l’ampio terrazzo che cinge l’unità abitativa arricchisce il repertorio.
La stessa consueta tipologia di casa di vacanza estiva veniva confermata dall’assenza dell’impianto di riscaldamento.
Gli obiettivi intendevano sovvertire molti di questi caratteri, e proprio quello della frequentazione della casa in ogni tempo dell’anno occupava una tra le posizioni di preminenza.
L’interno viene completamente riesaminato non tanto nell’assetto distributivo - rigidamente costretto dalla morfologia dell’edificio - e nell’immutabile posizione dei varchi verso l’esterno, quanto nella rappresentazione compositiva dello spazio: l’area diurna si dilata sensibilmente attraverso l’accorpamento delle funzioni di cucina, la coppia di camere e i bagni si rivolgono verso la duplice opzione dell’ospitalità e dell’intimità, la dotazione tecnologica si potenzia significativamente insieme a quella contenitiva.
Pertanto nell’opera finita gli spazi interni ed esterni si alimentano di rinnovate risorse: un filtro definisce lo spazio di ingresso, l’area di cottura può affrancarsi dallo spazio di soggiorno utilizzando un avvolgibile motorizzato che la riveste completamente, il lungo banco davanti agli imbottiti adempie a versatili funzioni, i varchi perdono l’espressione del diaframma per assegnare all’ampio terrazzo la peculiarità del dialogo tra l’interno e il mare, i frequenti accenni verticali e orizzontali della componente strutturale sono annegati nei volumi.
Ad eccezione dei corpi illuminanti e delle attrezzature fisse, ogni componente è eseguito su disegno del progettista. Le liste lignee celano le aperture di ventilazione attiva e passiva degli impianti fino a cogliere l’occasione di connotare la quinta di delimitazione dell’area di cucina per comprendere l’avvolgibile che all’occorrenza sottrae alla vista gli equipaggiamenti.
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