Lo spazio di lavoro deve seguire i nuovi stili di vita e del lavoro. Alla base della distribuzione di questo studio vi è una forma ibrida, un po’ studio un po’ casa. Un spazio mutevole dove avere la possibilità di scegliere il luogo fisico in cui lavorare, in condivisione con gli altri e in solitudine, nella libertà assoluta di scegliersi lo spazio, la luce giusta in una prossemica che si adatti alle situazioni specifiche.
Spazi definiti, ma allo stesso tempo permeabili, le vetrate verso l’esterno e tra gli ambienti garantiscono una trasparenza che favorisce la illuminazione naturale e la privacy allo stesso tempo. La trasparenza diventa così sinonimo di chiarezza dei processi e di libera circolazione delle idee. L’entusiasmo sarà quindi il motore del lavoro con ovvi risultati sulla produttività che poi diventa soddisfazione del cliente.
Il benessere del lavoratore è al primo posto. Sempre nuovi stimoli possono aiutare a migliorarne la qualità della vita e a godere di un sostanziale aumento della produttività. Diventa fondamentale favorire il giusto rapporto tra luce naturale e artificiale, scegliere materiali ecologici, avere una corretta areazione e isolare acusticamente gli spazi.
Lo studio diventa estensione della casa, così gli spazi della cucina arredata con elementi che conferiscono calore e matericità, la terrazza esterna con i divani consente di avere pause all’aria aperta tra le piante.
Le finiture materiche conferiscono un senso tattile dell’ambiente che infonde serenità.
L’ufficio privato lascia spazio a quello in condivisione, diventa spazio di coworking propulsore di relazioni e generatore di occasioni di incontri, spesso di natura trasversale, che favoriscono lo scambio di idee.
{{item.text_origin}}