Sulla base del processo di edificazione e della storia del luogo, la suggestione progettuale scaturisce dall’impianto planimetrico, definito in maniera netta dalle case minime affaccianti su viale Arno. Le tredici case minime sono arricchite da un sistema di orti, che seppur congestionati a volte da superfetazioni, mantengono all’interno del Rione Belvedere la memoria e la storia della tradizione contadina.
La nostra proposta intende celebrare il carattere e la storia del luogo, recuperandone la struttura fisica e individuando le seguenti invarianti per la sua riqualificazione:
• Consolidamento dell’impianto urbanistico principale impostato sui due assi nord/sud e est/ovest, rinvio alla memoria delle origini della città di Corato con il centro antico regolato sul cardo e decumano dell’urbs romana.
• Demolizione e ricostruzione delle tredici case minime con dimensioni identiche alle attuali, che diventano di uso pubblico, identificando e connettendo tutto lo spazio libero con un sistema di “piccole piazze”, a varia vocazione, confluenti nell’ordine principale della piazza del Rione Belvedere.
• Conservazione della memoria degli orti realizzati dai residenti delle tredici case minime, e loro parziale riproposizione come “orti urbani”.
Il progetto definisce una piazza completamente aperta sull’intero perimetro, escluse le aree impegnate dall’Amministrazione per la costruzione degli alloggi PRUacs, offrendone, oltre alla funzione, anche la visione. Infatti le “nuove case minime” poggiano sul sedime, mentre i nuovi edifici si innalzano su pilotis.
Parte della piazza nell’angolo sud/est sul lato prospiciente via Sele, è destinata al mercato rionale, nella parte più centrale è prevista la realizzazione di una biblioteca di quartiere e di un doposcuola con un’area gioco esterna per i più piccoli; in questa zona è prevista la maggiore dotazione di panchine per identificarla come “cuore” dell’intero sistema a favore della socializzazione.
Alcune nuove case minime sono inglobate nella futura edificazione degli alloggi previsti dal progetto, generando, con il loro modulo, allineamenti e regole compositive.
Un alto edificio, riferimento agli elementi turriti della città di Corato anche rappresentati nel suo stemma, chiude la prospettiva sul cardo definendo, in questo modo, la piazza “aperta” verso sud, mentre a nord, nella zona più raccolta, viene realizzato un auditorium all’aperto, con ulteriori servizi allocati al piano -1 delle nuove case minime. Il piano interrato è destinato prevalentemente ai parcheggi, che in questo modo non interferiscono con le diverse attività che si svolgono all’aperto.
La quasi completa liberazione del sedime favorisce la permeabilità del sistema piazza, il sottosistema del verde pubblico è affidato agli “orti urbani” posti ad est ed ovest, alle aiuole che ripropongono l’uso del ciliegio in ricordo del vecchio toponimo del rione: “Cirasella”, alle passeggiate dove prevale l’uso della Robinia Pseudoacacia Umbraculifera.
Le pavimentazioni della piazza, ad esclusione dell’area gioco prospiciente l’edificio del doposcuola che sarà in gomma, privilegia l’uso della pietra che integra anche il sistema LOGES.
Sui nuovi edifici è prevista la realizzazione di tetti verdi di tipo estensivo. Tale scelta apporterà molteplici vantaggi in termini ambientali, come la mitigazione dell’effetto isola di calore tipico dei centri urbani, la riduzione delle polveri sottili presenti nell’aria, la maggiore ritenzione delle acque meteoriche con conseguente decongestionamento della rete fognaria pubblica, il miglioramento del microclima urbano grazie all’assorbimento della CO2 e al rilascio di ossigeno oltre al miglioramento dell’assorbimento acustico del rumore tipico delle aree antropizzate.
A beneficiare della presenza di verde in copertura saranno anche gli edifici che lo ospitano, poiché un tetto verde protegge il manto impermeabile da agenti atmosferici come i raggi UV, gli sbalzi termici e le intemperie, inoltre, grazie all’aumento dell’isolamento termico, riduce il consumo energetico sia per il riscaldamento che per il raffrescamento degli ambienti interni.
Al fine di ottimizzare il consumo energetico delle costruzioni saranno realizzati un impianto fotovoltaico e uno micro-eolico in copertura che alimenteranno le utenze elettriche presenti. Inoltre, sono previsti sistemi di climatizzazione degli ambienti a basso consumo energetico. L’area risponderà ai requisiti della smart city attraverso l’installazione di sistemi di controllo integrati nei pali dell’illuminazione pubblica, alla presenza di punti di ricarica dei mezzi elettrici, alla realizzazione di strisce pedonali intelligenti la cui energia è assicurata dall’impianto fotovoltaico in copertura; tutti sistemi che migliorano la fruibilità dell’ambiente urbano.
La piazza si apre a tutto il quartiere, ne diventa punto nodale, avviando quel processo osmotico di “inclusione” al centro e di riqualificazione complessiva dell’area.
Year 2016
Work started in 2016
Work finished in 2016
Status Competition works
Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / multi-purpose civic centres / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Multi-family residence / Tower blocks/Skyscrapers / Bars/Cafés / Leisure Centres / Private clubs/recreation centres
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