La chiesa di N.S. del Suffragio e di S. Zita sorge all’ interno del complesso fondato da Francesco Faà di Bruno a partire dal 1858, destinato al ricovero ed all’assistenza delle lavoratrici in difficoltà. Nel 1867 viene dato l’inizio ai lavori che procedono a diverse riprese secondo la disponibilità di fondi fino all’inaugurazione del 30 ottobre 1876. Il progetto è del conte Edoardo Arborio Mella, studioso degli stili medioevali e fautore della riproposizione del romanico, autore di importanti restauri e progettista di chiese quali S. Giovanni Evangelista a Torino e la cattedrale di Bergen in Norvegia. La chiesa si compone di tre navate con archi a tutto sesto e volte a crociera, di una cupola impostata su un tamburo ottagonale e di un matroneo, destinato alle ricoverate. In seguito a divergenze con il committente, nel corso dei lavori si dimettono sia l’ingegner Ferrante, il primo direttore dei lavori, sia il Mella e l’edificio viene terminato sotto la direzione dello stesso Faà di Bruno.
A partire dal 2018 la cupola è stata sottoposta a lavori di manutenzione straordinaria all'esterno e all'interno. Esternamente i lavori eseguiti sono stati: la tinteggiatura completa, la pulizia ed il ripristino del manto di copertura, i lavori di faldaleria, la pulizia e il restauto delle statue. Sempre all'esterno, sono stati eseguiti lavori di tinteggiatura anche sulle facciate laterali.
Internamente i lavori hanno riguardato l'eliminazione delle efflorescenze mediante l'applicazione di impacchi di polpa di carta imbibita di acqua distillata ed il ripristino, ove necessario, di parti ammalorate dei decori .
{{item.text_origin}}