Immerso in un terreno di 10 ettari nella verde campagna ispicese, spicca tra aranceti, uliveti e carrubi secolari, un volume allungato dal disegno volutamente semplice, progettato con materiali certificati dal basso impatto ambientale. La villa, firmata dall’architetto Michele Perlini, si sviluppa per 250 metri su di un unico livello, e si compone di un corpo centrale composto dalla zona giorno, cucina e sala da pranzo, mentre sui due blocchi laterali si trovano la zona notte padronale e le due camere indipendenti con servizi e camere armadio private. All’esterno, una lunga piscina a sfioro riflette il paradisiaco cielo siciliano valorizzando l’ampia terrazza in pietra naturale su cui poggia il complesso abitativo, completato da una dependance separata per gli ospiti.
Le facciate, oltre ad essere il punto focale del design esterno, giocano un ruolo fondamentale per quanto riguarda la salvaguardia dei consumi. La villa, orientata a sud, gode infatti di un guadagno solare diretto grazie alle pareti rivolte al sole che contribuiscono a creare un effetto serra naturale che scalda la casa in modo spontaneo abbassandone notevolmente i costi di riscaldamento. Nei mesi estivi invece, la struttura è protetta dai frangisole esterni posizionati in cassonetti a taglio termico, che, orientandosi con il sole, ne limitano l’apporto energetico.
Per il riscaldamento è stato previsto un impianto a pannelli radianti a pavimento, alimentato da una caldaia a condensazione. Il raffrescamento dell’aria è stato invece concepito tramite ventilazione meccanica controllata e recupero di calore. Il ricambio dell’aria ad intervalli regolari, oltre a migliorare il comfort interno, smaltisce eventuale umidità in eccesso ed è quindi una garanzia per l’integrità della materia costruttiva.
“La guida in tutte le nostre realizzazioni è lo sviluppo sostenibile. Dall’analisi delle condizioni microclimatiche, all’orientamento ottimale, dalla forma della costruzione alla scelta dei materiali naturali, dall’uso di sistemi semplici e affidabili al basso impatto ambientale” spiega l’architetto Michele Perlini. La sua sensibilità ambientale ha inizio con un’attenta analisi degli esterni e dell’orientamento strutturale attraverso un accurato studio del soleggiamento.
Lo studio cromatico per le pareti esterne ha portato l’architetto a scegliere un effetto materico in argilla che richiama il colore della pietra locale usata nel muretto a secco circostante la villa, mentre finestre e serramenti sono stati ideati con un effetto corten dalla sfumatura marrone simile al colore della corteccia dei Carrubi che circondano numerosi la proprietà.
La copertura orizzontale ventilata, ottenuta grazie ad un sistema di griglie posizionate sotto la lattoneria dei prospetti per evitare allagamenti durante le piogge, è caratterizzata da un isolamento in fibra di legno di 22 cm di spessore con adeguati sistemi di tenuta all’aria. Per le partizioni verticali esterne si è invece optato un isolamento in fibra di legno di 15 cm di spessore.
Nulla è stato lasciato al caso e anche la sistemazione della vegetazione è stata concepita in modo tale da ridurre al minimo l’impatto visivo della villa. L’edificio, caratterizzato da una geometria distinta, sembra infatti emergere in modo molto semplice e spontaneo dal terreno verde lasciandone fruire le curve di livello esistenti.
L’interior design è basato su materiali naturali e tinte soft alternando, per le pareti interne, i colori chiari e i toni naturali del legno, creando un gioco di materiali e di tonalità tipici della leggerezza che caratterizza lo stile di Michele Perlini. La volontà di trasmettere semplicità formale, sostenibilità e durabilità si riconosce nella scelta di un arredo minimale caratterizzato da materiali naturali come il marmo e l’argilla, che conferiscono alla villa un aspetto semplice e mediterraneo.
Il taglio termico delle grandi vetrate è garantito da elementi orizzontali in legno con all’interno xps ad alta resistenza alla compressione mentre, grazie al montaggio perimetrale di nastri autoespandenti ed air stop, sono stati usati vetri basso emissivi con Uw = 1.0 W/m2K e tenuta all’aria.
È stato effettuato un Blower Door Test che ha restituito un ottimo risultato confermando l’alto grado di ermeticità dell’involucro.
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