La richiesta principale della coppia di committenti è stata quella di ristrutturare questo appartamento senza perderne il carattere originario di quando vi abitava dalla nonna di Lui. Pur modificando radicalmente l’impianto architettonico e distributivo è stata mantenuta la sala da pranzo nella zona più luminosa così come era un tempo e si è deciso di conservare le piastrelle originarie riposizionandole a formare un pachwork molto caratterizzante. Le cementine colorate sono dunque il segno distintivo e predominante nel contesto molto pulito e ordinato fatto di pareti bianche e arredi su misura di pino scuro. Unico elemento in legno di rovere naturale è il tavolo da pranzo anch’esso inedito e disegnato dallo studio di architettura manuarino. Condizione molto stravagante, ma dettata dalla necessità del caso, è stata quella di annettere living e cucina enfatizzando questo rapporto inusuale con la scelta del divano bifacciale che invita l’utilizzo conviviale dal lato dell’isola cucina e l’utilizzo più rilassato dal lato della parete tv. La cucina a isola di pino scuro e il piano in quarzo grigio lucido è la protagonista dell’ambiente insieme alle pareti in legno che si contendono l’attenzione; da un lato la parrete tv-libreria a tutt’altezza, dall’altro le colonne cucina a tutt’altezza. I pendenti in ottone sono stati realizzati da un artigiano locale su disegno originale dello studio manuarino. Sono composti da elementi in ottone la cui somma è sempre uguale ma la composizione è sempre diversa, risultando variegati e al tempo stesso ritmici accostati in fila. Le maioliche nel bagno degli ospiti sono d’epoca, recuperate dal committente che le conservava da anni.
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