La riqualificazione della Manifattura tabacchi è la riqualificazione di una porzione significativa della città di Bari. Per questo la strategia prevista si inserisce in un disegno complessivo più ampio e propone soluzioni estese agli spazi pubblici adiacenti ad essa per i quali sono previsti – ed in parte alcuni già in atto – interventi di pedonalizzazione e riqualificazione. L’ampio uso del verde è lo strumento con il quale questa strategia acquisisce concretezza e sostenibilità, anche economica: di fatto alla “naturalizzazione” degli spazi aperti interni alla Manifattura corrisponde l’estensione dell’area di intervento e al disegno delle nuove pavimentazioni e dei percorsi fino all’esterno del complesso, in una sorta di continuità urbana che conferisce all’insieme – ora sordo e compatto – una “scala architettonica” ed una “misura” più adeguata alla persona e dal carattere urbano e al contempo domestico. Vengono valorizzati gli accessi, tramite portali passanti chiaramente identificabili e rimodulate alcune volumetrie introducendo segni e funzioni dal carattere prettamente contemporaneo.
Lo spirito che muove la proposta in oggetto è quello di “aprire” il comparto della Manifattura tabacchi alla città, di renderla parte del tessuto urbano esistente, qualificando i diversi vuoti che la connotano in maniera specifica in relazione al tipo di utenti e di programma previsto per gli edifici che la prospettano. Questo genera una sorta di “gradiente urbano” tipica dell’architettura storica, dove le diverse corti in successione connotano prima spazi dal carattere “pubblico” e “istituzionale” poi spazi di “scambio” e
“relazione” tra la dimensione pubblica e quella privata per concludersi con luoghi di dominio prevalentemente privato ed intimo: nello specifico la prima è una piazza pubblica per la città con ampi spazi verdi, la seconda dedicata all’incontro tra le attività di ricerca e i cittadini, la terza ed ultima è luogo privilegiato ed esclusivo per le attività del CNR, dove comunque è possibile – occasionalmente – aprirlo al pubblico anche in virtù dell’inserimento di un’arena per manifestazioni culturali o occasioni didattica all’aperto. Aspetti qualificanti l’idea proposta sono la flessibilità e adattabilità degli spazi sia interni che esterni rendendo possibile, con poche e semplici operazioni, l’adattarsi nel tempo, in seguito ad eventuali modifiche tanto del quadro esigenziale del CNR quanto delle volontà della Pubblica Amministrazione. Nello specifico questo requisito è ottenuto a tre livelli:
- il primo è relativo all’organizzazione del sistema distributivo, che non prevede un ingresso centrale unico per i vari dipartimenti bensì diversi ingressi autonomi e decentrati, riconoscibili dall’esterno quanto dall’interno, facilmente compartimentabili sulla base delle diverse esigenze;
- il secondo livello è relativo al disegno degli spazi aperti, per il quale il sistema dei percorsi principali e il pattern di fondo realizzato in pannelli in calcestruzzo alternato a tasselli inerbiti può essere facilmente modificato sostituendo puntualmente alcune lastre ottimizzandone il disegno e aprendo alla differenziazione degli usi (gioco, orti urbani, filtro verde, ed altro);
- il terzo livello è relativo ai laboratori, per i quali è previsto al primo piano un pavimento rialzato allineato alla quota del davanzale e da una controparete verticale a ridosso della facciata esistente entro i quali scorrono gli impianti. Questo percorso di riqualificazione strutturale e rivisitazione funzionale punta a riportare la ex Manifattura Tabacchi ad essere un “luogo del fare” (mani-fattura > cum manibus facio), un contenitore aperto alla città e proiettato verso il futuro, trasparente e permeabile, dove gli strati sociali, etnici e culturali (del quartiere e non solo) possano mescolarsi e “fare insieme”. Il passaggio di questo spazio da ex Manifattura a Manifutura punta sul cibo quale potentissimo elemento di aggregazione e condivisione, nonché minimo comune denominatore tra i diversi strati scientifici, sociali e culturali che andranno a mescolarsi in questo rinnovato contenitore di saperi e sapori.
Year 2016
Status Competition works
Type Public Squares / Government and institutional buildings / multi-purpose civic centres / Adaptive reuse of industrial sites / Business Centers / Colleges & Universities / Research Centres/Labs / Exhibition Design / Bars/Cafés / Interior Design / Urban Renewal / Markets / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades / Structural Consolidation / Recovery of industrial buildings
{{item.text_origin}}