Il lavoro di tesi sul centro penitenziario di Secondigliano è frutto di una riflessione circa il sistema penitenziario che, oggigiorno, non è in grado di fornire al meglio ai detenuti un corretto percorso di rieducazione e reinserimento in società. Le strutture presenti in Italia risultano poco idonee a questi scopi, poiché legate ad una concezione di pena restrittiva e alienante. Il nostro lavoro si è incentrato, soprattutto, sulla riprogettazione degli spazi aperti, degli impianti sportivi e sul tema dell’affettività. Un tema molto sentito e che ricerca un riscontro anche nella progettazione architettonica.
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