La piazza e il parco sono gli strumenti di dialogo fra CityLife e la città. L’intero è più grande della somma delle sue parti e permette al commercio organizzato di uscire dall’autoreferenzialità nella quale è confinato da decenni. Il vuoto è tanto importante quanto il costruito e definisce il carattere della città pubblica e, in questo caso, anche la nuova dimensione esperienziale dello “shopping”, dove la parola identifica un’attività che non si limita all’acquisto ma include lo spazio e il tempo più allargati che quell’attività porta con sé.
Lo spazio pubblico contemporaneo è complesso. Alle relazioni orizzontali si sovrappongono quelle verticali che nel caso specifico mettono in relazione i due livelli di accesso alle torri con la fermata della metropolitana e i parcheggi sotterranei. La piazza è un edificio in negativo dove la topografia è lo strumento principale utilizzato per armonizzare le diverse quote con il contesto e generare continuità fra il nuovo e la città esistente.
La forte articolazione spaziale del luogo è risolta attraverso grandi aperture che affacciano sulla piazza ipogea rafforzando la continuità tra i diversi livelli, liberando la vista delle tre torri e cercando una più forte integrazione con le stesse. Le dimensioni complessive della piazza, la sua struttura, le attività che la contornano e le forme degli spazi chiusi adiacenti, costruiscono il carattere degli spazi aperti.
La configurazione della piazza sottolinea tre aspetti importanti: la relazione fra sud e nord del parco; la relazione est-ovest, che mette in relazione Piazza 6 Febbraio con il podio commerciale della torre Hadid; e, infine, la centralità della piazza Tre Torri come luogo di incontro dei due percorsi.
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