P R O B L E M A Le contrastanti esigenze del traffico veicolare con lo spazio della pedonalizzazione sono state assunte come matrice per trovare, nella risoluzione del problema, le modalità di qualificazione del sito. Per favorire la pedonalizzazione e migliorare la qualità dello spazio urbano, Il traffico veicolare è stato canalizzato lungo fasce carrabili ben distinguibili e percorribili a velocità limitata.
S I T O L’area oggetto del concorso non è dotata di particolari qualità architettoniche, con la sola emergenza di riferimento della chiesa; forte è invece la presenza del paesaggio pedecollinare e delle vicine ville medicee che si scorge dai pochi vuoti urbani. Gli spazi risultano fortemente deficitari di senso urbano e d’identificazione dello spazio pubblico. La stessa definizione di Piazza risulta ardua da applicarsi a queste aree, dove i luoghi dello stare sono marginali rispetto all’arteria di traffico che fende lo spazio in due, riducendo le aree pedonali ai soli marciapiedi. Di contro, la vitalità dell’iniziativa partecipativa che ha accompagnato le fasi del concorso ha stimolato le scelte progettuali. La soluzione è stata ricercata nella sintesi tra le istanze del luogo e le proposte dei cittadini, nonostante la incongruenza di alcune richieste con quanto prescritto dal bando e con l’oggettiva realtà del sito (con particolare riferimento ai vincoli della circolazione veicolare ed ai collegamenti tra le parti del borgo).
P R O G E T T O E’ emersa da subito l’idea di obbligare la lettura del sito in un unicum spaziale, subordinato al pedone ed alla sua percezione del luogo lungo l’asse principale del borgo, cui si affianca la strada carrabile ridotta di carreggiata per favorire la pedonalizzazione e ridurre la velocità del traffico veicolare. La strada a percorrenza degli automezzi pesanti è trattata come un corridoio compresso tra lunghe fioriere che fungono da barriera a protezione dei pedoni. La sua quota d’imposta rimane inalterata, mentre viene ridotta la sezione per obbligare la percorrenza a senso unico. Via delle Panche e Piazza del Sodo (tratto via R.Giuliani) sono state rialzate a formare un unico piano di calpestio con gli attuali marciapiedi. Il nuovo piano conforma uno spazio pubblico a prevalente uso pedonale (è consentito il solo transito dei residenti). Le due aree pavimentate in pietra, costituiscono un insieme adatto alle attività del passeggio, dello stare e predisposto in occasioni particolari per essere chiuso integralmente al traffico ed accogliere le feste del borgo ed il mercato rionale.
M A T E R I A L I La riduzione all’essenza – in cui gli aggettivi sono subordinati ai sostantivi – ha favorito la riduzione dei materiali, una convenienza, anche economica, che asseconda l’impiego di tecniche correntemente in uso da maestranze locali. Per la sua durabilità e reperibilità è stata scelta la pietra “colombino” o alberese grigio, un litoide compatto che – con idoneo trattamento in permanganato di ferro – assume il cromatismo della “pietra forte”. Le pavimentazioni sono in lastre da 6 centimetri che, disposte secondo la texture delle geometrie di progetto, costituiscono una efficace base per la riqualificazione del sito. Sui piani di calpestio insistono le lunghe fioriere di bordo realizzate in cls martellato con inerti in colombino a simulare corpi monolitici. Lo stesso vale per le stele recanti informazioni sul borgo e sulle vicine ville medicee. In pietra colombino sono realizzati anche i setti che perimetrano le aree di accoglienza e tutti gli altri elementi verticali. Il prevalente monocromatismo è stemperato dalla presenza del verde e delle fontane con il loro carattere ornamentale, identificativo e d’uso. L’acqua della fontana sudante su una parete in vetro ridisegna l’ingresso VETRO ARREDO su Piazza del Sodo. L’illuminazione con gli appositi apparecchi su disegno sarà integrata dalla luce ad effetto delle vasche d’acqua, dalla luce fra gli alberi e da quella posta sotto le panche lapidee e la fioriera. La cura riservata alla buona illuminazione favorisce la sicurezza dei cittadini ed è un efficace dissuasore per il vandalismo e l’effrazione.
Gruppo Entasis: Sandro Raffone, Maria Rosaria Fiocco, Gianluca di Vito, Luigi Scarpato, Valeria Sorrentino, Davide Capo, Irene Troisi, Simona Pandolfo, Giuseppe Basso, Mariateresa Giammetti, Antonio Greco.
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