Il progetto, situato nella crescente e nuova centralità della città di Frosinone, nasce per andare oltre il concetto di studio medico inteso come scatola chiusa, offrendo al fruitore un’esperienza sensoriale in toto. Lo spazio, concepito nel modo più autentico possibile, grazie al sapiente uso di materiali naturali e locali, si caratterizza per la sua forte linearità, disturbata da elementi architettonici che generano percorsi all’interno dello studio: mobile-contenitore-centrale, il segno più forte che, come un cannocchiale, accompagna la vista del fruitore dall’ ingresso al cuore pulsante dello studio; segue un ritmo cadenzato e interrotto da squarci vetrati in corrispondenza delle stanze, attraverso una struttura in legno realizzata da maestranze locali e rivestita in argilla naturale. Questa è stata lavorata, modellata e applicata manualmente dallo staff dell’intero studio, un'azione fatta per condividere sensorialmente la costruzione di un luogo che non fosse percepito, da loro in primis, come un semplice e impersonale luogo di lavoro; sala sensoriale/relax, una chaise longue guarda una parete di sale rosa dell' Himalaya retroilluminata, incorniciata esternamente da una composizione vegetale in vasi trasparenti che, disposti ad altezze diverse, cambiano aspetto in relazione alle stagioni, permettendo di avere interazioni differenti con l’ambiente circostante; il volume chiuso ed ermetico del Cone-beam (stanza Rx), rivestito con pannelli di acciaio nero calamina, genera un vero e proprio segnale visibile dall’ingresso. Questi tre elementi seppur diversi per forma e funzione, lavorano insieme per creare percorsi e viste privilegiate. Un luogo dinamico che accoglie e rende partecipe il fruitore che vive lo spazio, interagendo, dall’inizio alla fine della sua esperienza. L'unicum percettivo con la parte operativa vera e propria, dalle stanze odontoiatriche al laboratorio, è dato dall'utilizzo del vetro per la realizzazione delle pareti. Rendere quindi visibile, sia le varie stanze odontoiatriche, ma soprattutto il laboratorio e sterilizzazione, è stato dettato dalla completa “trasparenza” sulla qualità dei servizi offerti e quindi sulla professionalità. La suddetta linearità si ritrova nel soffitto, percorso da luci sottili a led in direzione ortogonale che hanno come eco le linee luminose della pannellatura del mobile-contenitore-centrale e negli arredi progettati. Lastre di acciaio nero calamina disegnano una libreria di cubi svuotati sovrapposti, lunghe scrivanie per la segreteria realizzate con lastre di acciaio piegate che, come moderne strutture vegetali, nascono direttamente dal pavimento come un unico segno contrapponendosi alla verticalità del vetro che incontrano, protetto da due pannelli di tende scorrevoli in fili di acciaio; la scrivania dello studio privato, ricavata e sagomata da un’unica lastra di granito Patagonia che, come sospesa, si oppone alla libreria a tutta parete disegnata da pozzetti in cemento di diverse dimensioni e colorazioni. Attenta anche la scelta degli arredi e degli apparati luminosi: il monocromatismo dettato dall’argilla, dalla resina della pavimentazione e dal ferro viene sdrammatizzato, soprattutto nella sala accoglienza, da forme sinuose e dai colori delle poltrone Moroso che partecipano, insieme ai diversi scenari luminosi garantiti dalle sospensioni Flos, a creare situazioni e ambientazioni sempre diverse.
Status Completed works
Type multi-purpose civic centres / Office Buildings / Offices/studios / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Graphic Design / Furniture design / Product design / self-production design
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