MATE soc. coop., arch. Francesco Nigro, SPSK – arch. Emiliano Auriemma, arch. Carola Clemente, arch. Matteo Giannini, arch. Jose Maria EZQUIAGA, prof. arch. Paola Eugenia FALINI, ing. arch. Maria Cristina PETRALLA, arch. Daniele FREDIANI
Il progetto è risultato il Primo classificato nel Concorso internazionale di idee per la riqualificazione della Città Vecchia di Taranto, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Puglia e Comune di Taranto e attuato da Invitalia, nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di Taranto.
La visione di sviluppo proposta per la Città vecchia di Taranto pone al centro la valorizzazione del patrimonio culturale e sociale, ambientale e storico e la ricostruzione di una cultura di cittadinanza capace di riportare la società tarantina a riconoscersi nelle proprie radici. La proposta intende riassegnare alla città la sua funzione sociale ed ecologica, per conseguire progressivamente l'accesso universale a condizioni ambientali certe, la piena realizzazione del diritto a una città come spazio abitabile, la disponibilità per tutti di beni e servizi pubblici essenziali.
La valorizzazione del patrimonio culturale urbano sarà strettamente integrata nella strategia di rigenerazione urbana proposta per migliorare la vivibilità dell’intera città nel rispetto dell’identità di ognuno, declinando nei vari livelli e ambiti di intervento; le tre parole chiave individuate come priorità strategiche e morali per la rinascita della città di Taranto: Ambiente, Qualità della vita, Salute, in una prospettiva di inclusione e di rilancio economico durevole.
Il progetto intende proporre la riqualificazione profonda della Città vecchia come strumento di riconnessione di elementi straordinari per qualificazione e dimensione di impatto, ricostruendo una trama di legàmi ordinari che ha nella Città vecchia la sua matrice ordinante, ovvero ridefinendo quei legàmi tra elementi di cittadinanza, oggi estranei, e parti di città che si confrontano sulle rive dei due mari senza avere corrispondenze virtuose.
L’obiettivo di ricostruire #legàmi_ordinari tra i sistemi presenti sul territorio e quello che resta della Città vecchia, è necessario per scongiurarne la conservazione passiva, la musealizzazione e la gentrificazione senza regole e per promuovere modelli di sviluppo economico e di turismo sostenibile, alternativi e vitali, utili alla costruzione di un modello da contrapporre all’inevitabile percorso di deindustrializzazione che rischia di desertificare un territorio ricco e vitale.
La proposta, secondo un approccio di misurata riqualificazione e rigenerazione, prevede i seguenti interventi finalizzati a riannodare spazi, funzioni, relazioni e luoghi della Città vecchia e da questa verso le parti più recenti della città di Taranto:
· Ordinarietà urbana: Rigenerazione dei tessuti urbani più degradati; Riqualificazione energetico-architettonica dei tessuti urbani novecenteschi (edilizia pubblica); Recupero dei tessuti urbani antichi; Restauro e rifunzionalizzazione per attività ricettive e culturali; Caratterizzazione funzionale diversificata per Pittaggi (rioni).
· Valorizzazione paesaggio urbano storico: interventi di restauro mirati, in riferimento a Percorsi e Reti degli spazi e luoghi identitari e della cultura; Riqualificazione degli spazi pubblici dell’asse Via Duomo; Nuova icona urbana – struttura polifunzionale sul Lungomare Mar Piccolo; Riconfigurazione del Lungomare Mar Piccolo con ridefinizione della Piazza della Fontana e della Piazza del Castello.
· Salubrità urbana con miglioramento delle condizioni ambientali mediante: riqualificazione ambientale dei bordi urbani; rinaturalizzazione della costa del Mar Piccolo; conservazione e rinaturalizzazione spazi verdi urbani; vegetalizzazione spazi aperti; passeggiate a mare nei nuovi lungomare.
Particolare attenzione è stati posta ai legami urbani cui è affidata l’integrazione delle diverse parti della città mediante forme di mobilità che si propone assumano nel tempo modalità e tecnologie sempre più sostenibili. Secondo un sistema che progressivamente dall’esterno verso la Città vecchia seleziona i flussi e scoraggia l’utilizzo della mobilità privata su gomma, la proposta prevede l’organizzazione di Nodi di scambio, alla Stazione ferroviaria e in Piazza Garibaldi, che consentano il passaggio tra le diverse forme di mobilità a favore di sistemi collettivi sostenibili di collegamento e attraversamento dell’isola-Città vecchia. In questa la mobilità diverrà prevalentemente ciclo-pedonale e gli spostamenti interni o specifiche esigenze potranno essere soddisfatte con un servizio a chiamata con mezzi elettrici. Due nuove passerelle pedonali assicurano il potenziamento delle connessioni ciclopedonali con il resto della città. Il modello si completa poi con la rete dei parcheggi nei tessuti recenti di Porta Napoli e del Borgo Nuovo, e con il nuovo servizio del Metro Due Mari costituito da idorvie e approdi che innervano sia l’affaccio sul Mar Grande che quello sul Mar Piccolo.
MATE Soc. Coop. – dott. urb. Raffaele Gerometta – Capogruppo (Bologna)
arch. Francesco NIGRO (Roma-Paris)
SPSK – arch. Emiliano Auriemma, arch. Carola Clemente, arch. Matteo Giannini (Roma)
Arch. Jose Maria Ezquiaga (Madrid)
Prof. Arch. Paola Eugenia Falini (Roma)
Ing. Arch. Maria Cristina Petralla (Bari-Roma)
Arch. Daniele Frediani (Roma)
Arch. Giuseppe Berardi
Prof. Arch. Daniela Esposito
Arch. Marco Tamburini
Arch. Roberto Parotto
Prof. Arch. Guglielmo Villa
Prof. Dott. Michael Jakob
Dott. Archeo. Michele Sicolo
Museion coop. - Dott. Archeo. Paola Iacovazzo
ElaborAzioni srl: Ing. Maurizio Difronzo, Ing. Germana Pignatelli, Ing. Alessandra Aquilino, Ing. Maria Antonia Pedone
Arch. Serena Baiani
Dott. Roberto Turi
Arch. Marilisa Cellurale
Arch. Ilaria Ferrari
Arch. Chiara Leone
Arch. Chiara Lepori
Arch. I. Carlo Peiser
Arch Valerio Bramucci
Arch. I. Leonardo Cannizzo
Dott.ssa Antonella Faggiani
Dott.ssa Fiorella Angeli
Dott. Hegis Shyti
Daniele Barletta
Year 2016
Status Competition works
Type Restoration of old town centres / Urban Renewal
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