I progettisti:
"Abbiamo elaborato un nostro mood proponendo un imprinting chiaramente dell'epoca della ex cappelleria per mantenere il più possibile l'anima del locale, con l'intenzione di rendere gli ambienti più accoglienti e funzionali e con un accenno di modernità. Abbiamo voluto, così come i proprietari, recuperare il più possibile il materiale originale: i tre banconi espositori ora bancone del bar e buffet, la vetrata di ingresso adesso rimontata come parete del laboratorio con la porta e la maniglia originali; abbiamo mantenuto alcuni pezzi particolari come la vetrata bombata al piano terra, alcuni specchi e lumi in opale, i ripiani in cristallo con le staffe in ottone e i celetti con le fasce in alluminio ottonato, sfruttati anche per l'inserimento dei punti luce. La mia socia Federica Russo, scenografa, ha elaborato nei suoi sketch le nostre idee di colore, arredo, appliques ecc. Sono stati utilizzati il multistrato e il laminato per i tavolini, il linoleum simile all'originale per i pavimenti, l'ottone e/o alluminio per le rifiniture, il mogano per le impiallacciature e alcuni vetri pantografati e retro laccati. Abbiamo proposto reference di carte da parati originali da riproporre in abbino con i colori del mood: un blu nella vetrina che si attenua nell'ingresso ma che ritorna nel mezzanino; il verde ottanio abbinato ai blu e ai verdi dei tavolini nella saletta cafè; colori più neutri in contrasto con la tappezzeria di alcuni arredi nell'ultimo piano. L'idea della vetrina è nata spontaneamente pensando alla vecchia Cappelleria Venturini - di cui volutamente si mantiene il pannello spoglio della scritta originale, rimontata al primo piano - e alla nascita del nuovo Gatsby Cafè".
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