STATO DI FATTO: PrimHotel è una struttura ricettiva a 3 stelle, situata in fregio alla strada statale che collega Bologna e Ferrara, ad una decina di minuti dall’uscita autostradale di Bologna Interporto. L’albergo si erge isolato, monolitico, al centro di un lotto dalla forma irregolare. Di per sé, si tratta di un edificio di scarso valore architettonico, per quanto gli interni siano comunque curati. La proprietà ha ottenuto da anni la possibilità di ampliare l’hotel di circa 2000 metri quadrati di SU e ha proposto di riorganizzare l’intera area affiancando alla preesistente struttura ricettiva una nuova come residence, con un parcheggio interrato e una piscina.
ANALISI E METAPROGETTO: Abbiamo innanzitutto cercato di comprendere le volontà del committente, sposando le sue richieste di un edificio di alta qualità architettonica, facilmente gestibile e connotato da un’immediata possibilità di lettura. Il committente ci aveva inizialmente parlato della sua intenzione di affiancare il nuovo corpo di fabbrica lateralmente al vecchio, ma abbiamo preferito proporgli un’idea differente, cambiando completamente la giacitura prevista per il nuovo edificio, in modo tale da avvicinare un fronte (corto e cieco) alla strada, con intenzioni “pubblicitarie”, visto che altrimenti il complesso edificato dalla strada si coglie solo di sfuggita (la percorrenza è quasi esclusivamente automobilistica). Inoltre, la conformazione a L consentiva di mantenere una maggiore compattezza dei volumi – e quindi una maggiore efficienza a livello energetico e gestionale – con la conseguenza di ricavare due ambiti distinti per la zona d’ingresso (non più frontale ma laterale rispetto alla strada) con antistante parcheggio e per la grande piscina dalla forma organica. Per la conformazione estetica del nuovo corpo di fabbrica abbiamo tenuto presente la doppia caratterizzazione dei margini del lotto, con la presenza della strada carrabile e del fiume.
PROGETTO: Il piano terra del vecchio edificio è stato destinato ad un nuovo ristorante aperto anche al pubblico esterno all’hotel o al residence e con entrata separata, per una fruizione differente, mentre il piano terra del nuovo edificio prevede sale conferenza modulabili tramite pareti mobili e una piccola zona SPA, dalla forma sinuosa e in assonanza con la piscina esterna. Tutto il vecchio fabbricato è trattato con un nuovo rivestimento a cappotto con finitura bianca, per omogeneizzarlo al nuovo corpo di fabbrica, oltre che per adeguarlo a livello energetico. Vengono spostati i connettivi verticali e la hall di accesso. I piani superiori del nuovo fabbricato seguono una logica compositiva basata su moduli di larghezza fissa, ma con sfalsamenti nel senso della lunghezza e un brise-soleil antistante, di modo che la facciata, pur non prevedendo elementi che possano muoversi, cambia continuamente in funzione dello spostamento del sole e delle condizioni di luminosità, entrando in risonanza con l’acqua della piscina. Gli altri fronti del nuovo edificio sono completamente vetrati e avvolti esternamente da una “vela” metallica di tonalità bianco-azzurrata e dall’andamento sinuoso, caratterizzata come un’”onda”, un “movimento acqueo”. Nello snodo tra vecchio e nuovo fabbricato è collocata una piccola palestra su due livelli. Nel complesso, tutto l’edificio è concepito come una macchina capace di funzionare su piani differenti (ristorante, albergo, residence), pur mantenendo una notevole semplicità geometrica e strutturale. Dotazioni per l’energia rinnovabile completano il complesso, che si connota per una elevata efficienza energetica e per un’alta qualità architettonica, elevando nettamente il livello dell’attuale fabbricato.
{{item.text_origin}}