COPERTURA DELL’AUDITORIUM DELL’IMPERATORE ADRIANO:
Nel contesto urbanistico di Piazza Venezia l’intervento proposto riveste una duplice funzione: da un lato assegna a piazza Madonna di Loreto una forte connotazione urbana e di immagine che le permetterà finalmente di essere percepita come “piazza” (fino a poco tempo fa in quest’area esisteva solo un piccolo giardino alberato il cui perimetro veniva utilizzato come area di sosta per taxi) e dall’altra vi inserisce un manufatto architettonico a protezione dell’Auditorium dell’imperatore Adriano qui rinvenuto e dotato di un forte potere di attrazione.
Il manufatto è rappresentato da una semplice copertura vetrata (la “teca”) che emerge da uno specchio d’acqua che assolve, a sua volta, a 3 diverse funzioni:
- È elemento di sicurezza impedendo l’accesso diretto alla “teca”;
- E’ elemento di arredo urbano per Piazza Madonna di Loreto;
- E’ l’ “impluvium” che raccoglie l’acqua piovana dalla superficie della “teca";
La forma esagonale della “teca” è stata dettata da un lato dalla ricerca di un “passo strutturale” che permettesse la copertura del monumento occupando la superficie minore possibile e, dall’altro, dalla ricerca di un dialogo con la simmetrica Piazza San Marco.
Le caratteristiche della struttura che sostiene la copertura, realizzata mediante travi alveolari, è la relativa leggerezza, la possibilità di essere utilizzata per luci che arrivano anche a 40 metri (in questo caso 27 metri di luce massima) e, soprattutto, di essere dotata di aperture circolari che permetteranno di accogliere condotte, tubi e installazioni, di aumentare la visibilità del monumento e di rappresentare un rimando al disegno delle finestre e dei fregi del retrostante Palazzo delle Assicurazioni Generali .
Al fine di permettere la totale fruizione del monumento, al di sotto della teca vetrata è stato previsto un camminamento in grigliato metallico con accesso da Piazza Venezia e da Piazza Madonna di Loreto. Grazie a questa percorrenza lo spettatore non solo percepirebbe il monumento nella sua completezza e immediatezza (senza il filtro del vetro) ma, trovandosi in corrispondenza dell’originale “corridoio meridionale” delle aule adrianee, si troverebbe nella posizione più favorevole alla percezione della conformazione architettonica del monumento e l’intervento si configurerebbe come una sorta di piccolo museo a cielo aperto.
La copertura della “teca” è completamente vetrata e formata da 340 lucernari di forma quadrata (170 cm. x 170 cm.) e 8 di forma triangolare( ½ di un quadrato), in parte fissi e in parte apribili; questi ultimi, unitamente ad una serie di aperture poste lungo i bordi della “teca”, renderanno possibile il necessario ricambio d’aria nel monumento. I lucernari saranno dotati di elementi scorrevoli di protezione sia dall’eccessiva luce solare che dalle intemperie, realizzati in lamiera forata ad “effetto fogliame” nonché, esternamente all’area del monumento, di batterie di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica necessaria all’illuminazione del complesso.
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