Nel marzo 2016 sono stati conclusi gli “Interventi di completamento, recupero, restauro e allestimento del Museo del Mare – Centro visita e ufficio SIC “Stagno di Corru s’Ittiri” a Marceddì, Terralba (OR), eseguiti dall’impresa POING srl di San Gavino Monreale (VS), progettati e diretti dall’Arch. Giuseppe Bellomo. L’intervento era finalizzato a integrare e attuare il quadro progettuale previsto all’interno del Piano di Gestione del S.I.C. e ZPS denominato Stagno di Corru s’Ittiri – San Giovanni e Marceddì, ricadente nei comuni di Terralba, Guspini, Arbus ed Arborea. Lo scopo principale del progetto era quello di avvicinare il museo alla comunità locale, offrendo ai cittadini il patrimonio condiviso da tutti, comportando il raggiungimento di tutti i target di pubblico e la diffusione di un senso di partecipazione delle persone alla vita del museo. In più ciò ha determinato la completa accessibilità del museo alla maggior parte delle persone.
Il Museo del Mare sorge sulle rive di un porto antichissimo risalente al Neolitico. Importantissimi gli scavi archeologici che fanno risalire la presenza umana nel luogo a circa 8000 anni fa. Situato a soli 5 minuti dal Tempio a pozzo di Orri, dalla città punico-romana di Neapolis e dalle Torri Spagnole di Torre Vecchia di Marceddì e Torre Nuova di Capofrasca, al suo interno raccoglie le Storie di Mare di una borgata di pescatori di 121 anime e promuove il progetto di riqualificazione e valorizzazione della borgata marina di Marceddì e di tutta la costa ovest della Sardegna. Tale progetto è stato ideato dall’Associazione 3DNA, sostenitrice di un turismo sostenibile basato sulle emozioni, in cui il turista è l’esploratore che riscopre, grazie all’aiuto dei cittadini, delle attività produttive e delle amministrazioni, la storia del luogo. Tutti gli allestimenti del Museo sono inoltre stati realizzati grazie al ricavo economico generato dalla vendita delle bottiglie di plastica raccolte nella borgata, e quindi a costo zero. Numerose le attività organizzate quali: mostre e laboratori tematici legati ai beni del patrimonio locale; visite guidate tra i sentieri incontaminati per osservare le rovine di cui si è studiata la storia; workshop fotografici mirati ad immortalare le bellezze avifaunistiche dell’Area Naturale Protetta.
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