PREMESSA – Finalità dell’intervento progettuale
Il MUSEO MERIDIONALE DELLA MEMORIA: CENTRO DI RICERCA SULL'EMIGRAZIONE nasce dalla volontà di varie Associazioni Territoriali ed in particolare del ROTARY CLUB – Sant’Angelo dei Lombardi – Hirpinia - Goleto (Club Capofila), del Club ROTARY di Avellino, del Club ROTARY di Avellino Est Centenario e del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi (*) con l’intento di evocare e sottolineare il patrimonio storico, culturale ed umano legato al grande esodo migratorio che coinvolse l’Italia a partire dalla fine dell’Ottocento, riguardando più di 27 milioni di persone. In questo contesto l’incidenza della popolazione meridionale, soprattutto quella delle aree interne, è rilevante a partire dai primi anni del Novecento. Tutto il meridione d’Italia ed in particolare le aree interne sono state protagoniste di questa importante vicenda storica ed umana. L’idea del museo nasce dal grande successo che ha avuto la prima mostra sull’emigrazione “Partono i Bastimenti” che è stata allestita dal 19 agosto al 10 ottobre 2014 nelle sale del Castello degli Imperiale di Sant’Angelo dei Lombardi. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale cittadina in collaborazione con il Rotary club Sant’Angelo dei Lombardi - Hirpinia – Goleto, il Niaf, The National Italian American Foundation, l’Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Nusco – Conza - Bisaccia, Mentoring Usa-Italia Onlus, Fondazione Officina Solidale, Delta 3 edizioni e il Forum dei Giovani di Sant’Angelo dei Lombardi. Lo spazio espositivo prevedeva l’illustrazione di una preziosa raccolta di foto, documenti, reperti e suppellettili originali, che raccontano quel grande esodo verso le Americhe definito dagli studiosi il più rilevante movimento migratorio della storia del mondo. Una storia di partenze, quasi tutte definitive, raccontate nelle foto esposte sui pannelli: dalle partenze di folle di disperati sulle “carrette del mare” di fine ‘800 fino ai successi raggiunti in tutti i campi, soprattutto negli Stati Uniti, dai discendenti dei nostri emigrati. Fra i documenti e gli oggetti in esposizione, anche modelli in scala di navi storiche dell’emigrazione, come il transatlantico “Giulio Cesare”, la nave che negli anni venti del secolo scorso portò in Argentina la famiglia del futuro Papa Francesco. E poi ancora. Quadri ad acquarello e ad olio, riproduzioni più o meno artistiche di famosi bastimenti, poster delle compagnie di navigazione, orari di arrivi e partenze, valigie e bauli contenenti effetti personali tipici degli emigranti, dai corredi agli strumenti musicali, libretti da messa, spartiti di canzoni e una ricca collezione di “copielle”, ovvero piccoli spartiti originali di canzoni, quasi tutte in dialetto napoletano, nonché diversi spartiti originali di tango di autori italiani, emigrati o discendenti di emigrati, che nelle loro composizioni cantarono la vita quotidiana nel nuovo mondo e la nostalgia per la patria perduta. Non potevano mancare, i quadri del santo protettore del paese di origine, e poi naturalmente passaporti di diverse epoche, biglietti di navigazione, riproduzioni di Ellis Island, opuscoli di norme per gli emigranti, libri, giornali ed oggetti delle Little Italy, insegne ed etichette di prodotti italiani degli anni ‘20 (pasta e pomodori), ma soprattutto lettere e foto rare, che raccontano un'epoca lontana.
(*) Sindaco pro-tempore di Sant’Angelo dei Lombardi Rosanna Repole (Vice Presidente e socio fondatore del Club Rotary Sant’Angelo dei Lombardi – Hirpinia – Goleto)
Vista la forte affluenza di visitatori, in primis scuole di ogni ordine e grado, gruppi organizzati, comitive e singoli turisti, i Club ROTARY irpini e il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi, con l’intento di proseguire l’iniziativa tesa a salvaguardare la propria identità storica e culturale, a promuovere e favorire la rivitalizzazione dei beni culturali, la tutela, la conservazione ed utilizzazione del patrimonio, nonché di assicurare il diritto alla cultura di tutta la popolazione locale, intendono istituire e promuovere il “Museo della Migrazione”.
Con l’istituzione del museo si vorranno dare al visitatore spunti di riflessione su temi che riguardano l’emigrazione, analizzata anche in termini numerici (partenze, rientri) ma anche dal punto di vista delle vicende sociali, collettive ed individuali. Si vorrà presentare la complessità del fenomeno tenendo conto non solo delle diversità geografiche e delle varie situazioni storiche e temporali, ma anche degli aspetti psicologici legati alla diversità, all’identità, all’omologazione e al rifiuto, orientati alla formazione di un nuovo status di italiani all’estero, sintesi di memoria e modernità. In questo progetto difatti rientrerà anche la scuola di lingua italiana per stranieri il cui obiettivo principale sarà l’integrazione linguistica e culturale degli immigrati spendibile in vari ambiti come quello lavorativo, sociale e civico.
La realizzazione del progetto è andato a buon fine grazie ad una collaborazione attiva e partecipe di tutti i cittadini che hanno fornito oggetti, documenti e testimonianze ed un azionariato sociale di sostegno economico delle persone che hanno un legame ancora vivo e forte con il meridione d’Italia e che condividono con noi quest’idea di rinascita e di conservazione delle tradizioni e delle culture delle aree interne.
FINALITA’
Il museo, che ha sede nel prestigioso Castello degli Imperiali di Sant’Angelo dei Lombardi messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale, vuol essere il racconto corale dell’emigrazione; un’unica grande storia di addii, di incontri e scontri con il paese straniero, di nostalgie, di gioie e di dolori quotidiani, d’integrazione nella nuova realtà, di sconfitte e di vittorie, di confronti e di riflessioni con l’immigrazione di oggi.
L’esposizione intende candidarsi quale punto di riferimento importante per ricostruire la memoria di un fenomeno storico rilevante per le Aree interne del Mezzogiorno ed in generale per tutta l’Italia.
L’obiettivo è, quindi, non solo la realizzazione e la promozione di un museo/esposizione ma anche un centro studi dove viene raccontato attraverso documenti cartacei e sonori, oggetti, immagini, titoli dei quotidiani, fotografie, filmati, racconti, poesie, mappe e schede espositive il fenomeno dell’emigrazione.
In tale ambito il MUSEO MERIDIONALE DELLA MEMORIA: CENTRO DI RICERCA SULL'EMIGRAZIONE si è candidato quale:
centro di ricerca permanente per analizzare i diversi aspetti dell’emigrazione; laboratorio didattico per costruire un percorso storico di conoscenza rivolto alle scuole di ogni ordine e grado; centro audiovisivo che raccoglie filmati, documentari e cortometraggi dedicati al tema dell’emigrazione; centro di promozione di attività editoriali inerenti i temi dell’emigrazione.
Il museo ha una conformazione open data, aperta alla partecipazione di chi vorrà contribuire fornendo materiali o semplicemente donando il suo ricordo e la sua considerazione sul tema della memoria dell’emigrazione.
ATTIVITA’
Il progetto ha previsto la realizzazione delle seguenti attività:
a) allestimento di un museo/esposizione di nuova generazione sul tema della memoria ed in particolare dell’emigrazione dove l’approccio utilizzato è quello dell’interazione, della flessibilità dei percorsi, della contestualizzazione degli elementi esposti. La mostra, allestita nel Castello degli Imperiali a Sant’Angelo dei Lombardi permette al visitatore di seguire un “percorso emozionale” scoprendo il fenomeno dell’emigrazione, con oggetti, immagini fotografiche d’epoca, alle quali sono state affiancate foto dei luoghi più significativi scattate subito dopo il sisma, ed immagini della ricostruzione. Un museo dove i diversi canali mediali (testi, immagini, suoni e filmati) vengono utilizzati simultaneamente allo scopo di favorire una comprensione globale del bene culturale;
b) laboratori di approfondimenti concepiti come luogo di discussione e di progettazione collettiva dove i fruitori hanno la possibilità di confrontarsi di fare storia, di vivere l’attualità e di rapportarsi con il passato, utilizzando fonti multimediali, contenuti, metodologie e tecniche multidisciplinari. I temi che saranno affrontati potranno riguardare:
· multiculturalità e fenomeni di razzismo e xenofobia di cui sono stati vittime gli italiani emigrati all’estero;
· l’emigrazione nei canti popolari e nelle tradizioni orali;
· la cinematografia sul tema dell’emigrazione
· il cibo e l’alimentazione degli italiani emigrati
c) laboratori didattici declinati a seconda dell’ordine scolastico concepiti come momenti di condivisione, esplorazione, simulazione dove giovani allievi potranno conoscere ed approfondire i temi riguardanti l’emigrazione;
d) implementazione di un blogger/social network dedicato al fenomeno dell’emigrazione dove gli utenti potranno postare e scambiare oltre a testi, anche documenti, immagini e video oltre a discutere dei vari aspetti inerenti il fenomeno dell’emigrazione.
ALLESTIMENTO DEL MUSEO
Il museo, nella fase iniziale, è stato allestito da materiale esclusivo e di grande valore culturale di proprietà del Dott. Francesco Nicotra – Editore, che lo ha raccolto durante un’intera vita dedicata alla ricerca di quanto possa essere utile per ricostruire il percorso degli emigranti.
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