Panimetria generale
Idea di un’aula in uno spazio polivalente. Abbiamo pensato all’aula come ad uno spazio immerso in una dimensione fiabesca, quasi una percorrenza : una sfaccettatura, una parentesi in uno spazio più grande, in cui confluiscono, attraverso pareti at
Q. 0,00 _ Scuola primaria e secondaria
Q. 5,00 Scuola secondaria e copertura palestra
Q. - 4,00 Palestra e mariale accumulo geotermico
Prospetto generale
Prospetto scuola secondaria
Il pilastro-telaio
Abbiamo pensato all’aula come ad uno spazio immerso in una dimensione fiabesca, quasi una percorrenza : una sfaccettatura, una parentesi in uno spazio più grande, in cui confluiscono, attraverso pareti attrezzate mobili e vetrate gli altri spazi : dal paesaggio agli aspetti didattici e relazionali. Con aule che possono abbinarsi, ampliarsi o dividersi, con spazi informali mobili pensili che s’innalzano ai vari livelli. Un gioco libero e spontaneo anche se, nelle intenzioni, controllato ed attento, come il logico dinamismo a spirale del percorso.
RELAZIONE TECNICARELAZIONE
Il progetto è una riflessione sul ruolo della scuola nell’apprendimento e crescita dell’allievo di età scolare, dall’infanzia all’insegnamento elementare e secondario di primo grado. Si è assunto il concetto che insegnamento significa stabilire un dialogo al cui centro ci sia non la materia o il sistema istituzionalizzato di sapere e conoscenza, rappresentato dalla scuola stessa, dall’insegnante e dall’apparato metodologico e pedagogico, ma soprattutto il piccolo : bambino e giovane discente.
Questa crediamo sia anche la sintesi del dibattito sul problema di cui sono esponenti luminari la Montessori e altri esperti richiamati nel Masterplan. Il vero soggetto, principale termine di riferimento deve essere, ripetiamolo, solo ed esclusivamente il discente : il piccolo. Egli diviene così un “grande”, un gigante proprio come nel Pantagruel di Rabelais.
Soprattutto, così, egli può apprendere, "come attraverso un gioco”, le cose importanti e profonde. Questa concezione "copernicana”, espressa dai pedagogi è però ancora ben lontana dall’attuarsi nell’edilizia scolastica, dobbiamo ammetterlo. Il progetto declina questi aspetti:a) Organizzazione funzionale degli spazi didattici. Questo è il primo punto da riconsiderare del percorso didattico della scuola. Nel rapporto docente-discente si è verificato come sia invalso quel rapporto piramidale che ha portato poi a schiacciare il piccolo. Se questo aveva senso in una società gerarchizzata dove la trasmissione delle nozioni era un efficace sistema per la partecipazione del singolo alle decisioni per la costruzione del "bene comune", pensiamo alle società "pragmatiche" egizie, greche e romane, come a quelle della "classicità" fino al medio-evo e rinascimento ed all’età preindustriale. In tali realtà si giustificava e identificava la figura del "maestro" nel suo pieno significato. Ora con la crisi valoriale, culturale, economica e sociale in atto e la presenza di un vuoto etico e morale e potremmo dire, anzi diciamolo pure, con lo stagliarsi dell’ipocrisia di "facciata" si verifica, nella attuale esperienza la constatazione drammatica che il "vasaio" che modella l’argilla, plasma non una materia amorfa ma un elemento vitale che è già capace di giudicare, interloquire e potenzialmente di dialogare con la realtà. Un fatto straordinario, una grande responsabilità che deve limitarsi però ad orientare e ad accompagnare, per evitare errori , senza vuoto prevaricazioni. Un’occasione da non perde
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