Un polo sportivo e multifunzionale per la riqualificazione di una parte di città.
Il raggruppamento temporaneo, guidato da Atelier(s) Alfonso Femia/AF517 e Rudy Ricciotti composto di un nutrito gruppo di specialisti (EGIS BATIMENTS INTERNATIONAL, PRAS Tecnica Edilizia Srl, Ing. Antonio TRIMBOLI, Ing. Claudia GRANDINETTI, Prof. Arch. Giuseppe SCAGLIONE, Arch. Michelangelo PUGLIESE, dott.ssa Geol. Nadia DI MAGRO, Ing. Rodolfo FUGGER) si è aggiudicato il concorso internazionale indetto dal Comune di Cosenza per il progetto della “Città dello Sport” che comprende la riqualificazione dello Stadio comunale San Vito – Gigi Marulla e la valorizzazione e riqualificazione delle aree limitrofe.
Il nuovo stadio, che prevede la parziale demolizione dello stadio attuale e la costruzione in più fasi, propone il mantenimento di parte delle gradinate esistenti e la eventuale integrazione in più fasi, per raggiungere una capienza massima di 40.000 spettatori. Una grande “coque” espressiva pensata come una macchina in grado di accogliere tutte le attività di servizio e sicurezza durante i match, oltre alle funzioni di supporto e promozione dell’attività sportiva, spazi per performances, zone commerciali e di promozione culturale che ne garantiranno una fruibilità quotidiana e un equilibrio gestionale. Un nuovo polo culturale moderno e all’avanguardia ospitante spazi espositivi , una biblioteca e il museo dello Sport all’interno di un nuovo Parco Urbano che connetta gli spazi sportivi esistenti e ne crei di nuovi per le diverse tipologie di utenti (aree skate, minigolf, water game, aree per i bambini come per esempio un giardino tematico ispirato al Lupo della Sila, etc). La “Cittadella dello Sport” di Cosenza, si candida a diventare un polo di cambiamento nel contesto urbano e territoriale della Multicittà, capace di trasformare un contesto oggi marginale in una nuova centralità, volta a rigenerare un brano di città e trasformare una periferia storica in un luogo attrattore e attrattivo.
Il nuovo stadio di Cosenza avrà un valore identitario per la città grazie alla intrinseca qualità architettonica, rappresentare un segno distintivo nello skyline di Cosenza ma soprattutto dimostrare un alto valore sul piano funzionale, gestionale e tecnico sportivo.
Un’architettura contestuale, mediterranea, orgogliosa delle origini del proprio territorio.
Una proposta architettonica evocatrice di poesia e narratività, non un semplice involucro preconfezionato che sfrutta una manodopera delocalizzata, ma un progetto che richieda savoir-faire specializzato e materiali reperibili in loco. Un forma sinuosa che faccia riferimento alla femminilità di un corpo atletico scolpito, ma allo stesso tempo affondi le proprie origini nella terra, in una dimensione arcaica lontana che si ripropone oggi a connotare i nuovi spazi del vivere guardando al futuro.
Una forma non simmetrica, non chiusa in una geometria astratta, ma che possa adattarsi a seconda delle necessità (regole di prospetto, orientamento, aperture visive)e delle esigenze funzionali. Non una sola referenza iconografica, ma una possiblità aperta di libera interpretazione popolare del gesto architettonico proposto.
Un involucro ispirato alla forma di una conchiglia, di un fossile che viene riportato alla luce e con la propria matericità diviene un fulcro catalizzatore di nuove dinamiche urbane ma allo stesso tempo un rimando alla cornucopia, al tema dell’abbondanza, del tesoro sepolto che riporta alla mente la leggenda del tesoro di Alarico.
Al tramonto la curvatura del nuovo stadio si fonderà con le morbide linee e i colori dei sette colli cosentini e, più lontano, con il profilo dei monti della Sila. Il colore della copertura, assorbirà i colori degli ultimi raggi di sole richiamando i toni del marrone e del viola come fusione dei toni del rosso e del blu che appartengono al Cosenza Calcio.
All’interno di questo grande “guscio evocativo” si svilupperà il progetto del nuovo stadio e delle nuove funzioni che in esso si insedieranno. Essa rappresenterà un guscio estetico che potrà essere riempito completamente da nuove volumetrie in grado di accogliere ulteriori funzioni o rimanere in parzialmente inedificato creando spazi esterni coperti ad uso di ulteriori funzioni urbane (mercato , spazi espositivi, spazi per performances, etc)
La grande “coque” e’ pensata come una macchina in grado di funzionare in maniera autonoma rispetto al sistema stadio. Questo consentirà al nuovo stadio di vivere le funzioni non sportive ma unicamente ricreative anche durante le partite.
Controllo e flessibilità dei costi di costruzione e gestione saranno le parole d’ordine per la riqualificazione dello stadio in un epoca soggetta alla mutevolezza delle esigenze funzionali che ne devono determinare la modificabilità in funzione delle esigenze di numero di spettatori previsti.
In quest’ottica si propone un intervento che coniughi la velocità di esecuzione, la possibilità di utilizzare lo stadio senza interruzioni della stagione sportiva e il mantenimento di un’identità culturale rappresentata dallo stadio San Vito-Marulla. L’intervento si articolerà secondo le seguenti fasi:
FASE 1: mantenimento e adeguamento funzionale e normativo di parte dello stadio esistente, in particolare le gradinate est e ovest;
FASE 2: demolizione delle curve nord e sud e la sostituzione con un nuovo sistema di gradinate che renda lo stadio più compatto e migliori la visibilità su questi due lati avvicinando il campo agli spettatori raggiungendo una capienza di circa 18.000 - 24.000 spettatori.
FASE 3: possibilità di inserimento di un’ulteriore anello in basso prevedendo l’abbassamento della quota del campo attuale raggiungendo una capienza di circa 33.100 spettatori.
FASE 4: _possibilità di creazione di ulteriori gradinate in alto sui lati nord e sud fino a raggiungere una capienza massima di circa 40.000 spettatori.
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