L’intera aerea archeologica del Foro Imperiale Palatino è un museo a cielo aperto parte integrante del tessuto urbano. Il progetto – programma complessivo di conservazione prevede un nuovo impianto di illuminazione per dare visibilità al sito dal Colle del Campidoglio e dalla passeggiata su Via dei Fori Imperiali e ai percorsi pedonali interni della via Sacra. Il progetto di illuminazione propone la restituzione di una immagine notturna “naturale” dell’intera area, la lettura reale dei monumenti, dei materiali, dei colori, delle dimensioni, del rapporto di scala correlato. I vincoli che dati al progetto sono il rispetto dell’integrità del luogo e dei reperti, le normative per la tutela e salvaguardia del patrimonio storico, per la sicurezza, per l’ambiente. Vengono installate alcune postazioni al di fuori dell’area archeologica con gruppi di proiettori con il controllo delle ottiche, delle ombre proprie e portate, dell’abbagliamento e della dispersione dei flussi, con sorgenti con ottima resa cromatica. Gli apparecchi remoti, quanto più possibile nascosti alla vista, con particolare attenzione alla facilità di gestione e di manutenzione, forniscono valori di illuminamento misurati su ogni monumento in armonia con l’area archeologica circostante. Il progetto della Via Sacra prevede una nuova concezione della transenna che farà da supporto per la distribuzione elettrica e avrà integrato un sistema di illuminazione con LED, di ridottissime dimensioni, per l’illuminazione dei percorsi pedonali con particolare attenzione alla visibilità dell’antico piano di calpestio irregolare e sconnesso. Il progetto illuminotecnico della Basilica Emilia prevede un sistema di apparecchi a LED posizionati all’interno della basilica in corrispondenza delle colonne, atti ad illuminare il muro interno della basilica stessa con luce diffusa, omogenea, controllati valori di illuminamento e assenza di ogni eventuale abbagliamento. Particolare attenzione è stata data ai costi di gestione e di manutenzione come da delibera della Giunta Regionale Lazio n°8/2005 ed in particolare rispetta la prescrizione dei valori di luminanza media e della dispersione del flusso luminoso verso l’alto.
Collaborazione: Arch. A. Grassia
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