Tra cielo e terra. Una scuola dei primi del ‘900 apre i suoi spazi a nuove funzioni.
DIALOGO CON LA STORIA
Il progetto della scuola elementare Antonio Rosmini affonda le sue radici nei primi del ‘900. Siamo a Gries – quartiere storico della città di Bolzano, in Alto Adige – ed è qui che all’ombra dell’antica chiesa parrocchiale gotica nascono l’asilo e la scuola elementare. A cento anni dalla nascita, il progetto di rigenerazione architettonica del complesso scolastico si pone l’obiettivo di inserirsi nell’esistente senza tradirlo.
SVILUPPO URBANO
La disposizione degli edifici di antica e nuova costruzione crea un complesso urbano dove al centro si trova il grande cortile. Come per l’attiguo cimitero storico afferente alla chiesa, quando le cancellate della scuola sono aperte, è possibile attraversare l’ensemble architettonico grazie a un collegamento sviluppato su diversi livelli, attraversando il quartiere. certificazione Casa Clima Nature.
IL METODO
Lo sviluppo di questo progetto di rigenerazione utilizza la sperimentazione artigianale. Qui il digitale cede il posto ai modellini architettonici, realizzati in studio. Una scelta precisa legata alla forte connotazione contestuale del progetto. Selezione dei materiali, approccio artistico e cura millimetrica sono gli elementi costitutivi del plastico. Uno strumento dalla sorprendente forza realistica.
LA PALESTRA
La palestra di nuova costruzione è una struttura dalle ampie trasparenze dove protagonista è il vetro. L’ampia facciata, sviluppata a tutta altezza, gioca con il mondo esterno facendo entrare il chiarore della luce naturale e la suggestiva visione degli antichi castagni. Levigata e priva di profili strutturali, la facciata in vetro è una pelle che si espande linearmente. Nel complesso si tratta di una costruzione sospesa, progettata per adattarsi alle diverse sollecitazioni esterne. Per i bambini vivere la palestra e il contesto circostante diventa un tutt’uno.
LA MENSA
Uno spazio di ritrovo inserito nel terreno, tra il retro della scuola e il muro di contenimento della vicina strada. Così la mensa trova casa senza togliere vivibilità al grande cortile centrale. Gli spazi interrati sono creati in collegamento diretto con l’edificio scolastico principale pur rimanendo separati da esso. Tra intime nicchie in legno, collocate sotto la parete fulcro dell’edificio, e ampi tavoli centrali; studenti e insegnanti hanno a disposizione 160 coperti. La cucina, visionabile da diverse angolazioni, è posta in testa. Se la palestra della scuola Rosmini è fortemente caratterizzata dalle trasparenze del vetro, qui è la pienezza del porfido a conferire un forte imprinting all’atmosfera. La grande parete di pietra della mensa, illuminata dalla luce zenitale naturale, domina visivamente lo spazio conferendogli forza e carattere.
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