CASA DEIAR intorno ai due cortili
Piccola abitazione all'interno del centro storico dell'abitato di Tortolì, edilizia spontanea, nata da aggregazioni di corpi realizzati in date differenti, evoluzione dettata dall'esigenza di spazi e non certo da un disegno architettonico pensato. Il risultato, spazi e basta, non funzionali non collegati ma a loro modo sufficienti per condurre una vita modesta. Ma la spontaneità di un tempo, oggi, da vita ad organismi architettonici che possono essere modificati e ristrutturati, creando modi di vita e sensazioni inusuali. Elementi di ricchezza sono i due cortili che caratterizzano l'abitazione, uno principale di ingresso, quello ufficiale, si accede dalla strada importante, quella delle processioni sacre. Ed uno di servizio sul retro, più intimo dove svolgere la quotidianità all'aperto, dove poteva tenersi l'asino od i sacchi del raccolto.
Piccolo gioiello di bioarchitettura per eccellenza, murature in pietra e fango al piano terra, muratura di mattoni di terra cruda al piano primo, solaio infrapiano in legno, copertura con struttura lignea ed arellato di canne finite con tegole di terra cotta. Tutti elementi costruttivi che sono stati in parte recuperati ed in parte riproposti con le tecniche tradizionali. Parte degli intonaci sono stati conservati, parte sono stati rifatti con malta di calce.
La distribuzione degli ambienti originari non permetteva la fruizione dell'edificio, ambienti non collegati, mancanza di servizi, l'assenza di finestre idonee, la scala troppo ripida per raggiungere la stanza superiore, fattori che rendevano l'edificio si affascinante, ma inutilizzabile.
Per tanto il recupero si è diretto verso una riorganizzazione degli spazi minimi, con l'inserimento dei servizi mancanti, recuperando le funzioni della vecchia casa adeguandole ad un utilizzo odierno.
E' stata portata avanti una poetica di recupero totale, si è cercato di buttare il minimo, si è riutilizzato tutto ciò che è stato possibile, le travi in ginepro del vecchio solaio sono state recuperate e ricollocate, i mattoni di terra cruda, laddiri, derivanti dalle demolizioni interne, sono stati utilizzate per ricostruire porzioni di muratura mancante.
Il nuovo organismo abitativo rivive, con un'articolazioni di spazi funzionali, alternanza di interno ed esterno fruibili in continuità.
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